L’Umbria ha lavorato ad oggi l’85% delle istanze presentate all’Usr (Ufficio speciale ricostruzione Umbria) a seguito del sisma 2016 (comprese quelle rigettate), e il 71% delle domande valide hanno ottenuto già la concessione. È quanto emerge dal resoconto fornito in occasione della ricorrenza del sisma che ha coinvolto oltre l’Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo.
“I numeri – ha dichiarato la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei – dimostrano il lavoro svolto e anche il netto incremento che si è registrato dal 2020 in poi, figlio della grande attenzione che questa amministrazione ha sempre avuto in tema di ricostruzione e dell’efficacia della semplificazione e della fattiva collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. Tra questi, la comunità del ‘cratere’ che è stata chiamata ad un enorme sacrificio e che merita tutto il nostro impegno e determinazione per accelerare ancor più il processo di ricostruzione materiale e immateriale”.
Per ciò che concerne gli ospedali, entro metà dicembre si saprà il nome della ditta che farà i lavori di ricostruzione a Cascia. La gara è in corso. I lavori dureranno da capitolato 550 giorni. Anche se di fatto i lavori sono già iniziati questa estate avendo già demolito la struttura per accorciare i tempi. Per la struttura di Norcia, invece, il 14 ottobre c’è stata l’aggiudicazione del progetto esecutivo e dei lavori. Dopo il progetto esecutivo inizieranno i lavori (presumibilmente a gennaio 2023) che dureranno 450 giorni.
Tornando alle istanze concesse, i dati sottolineano l’impegno profuso: a fronte di un totale di 3149 istanze valide presentate all’USR sino al 30/09/2020 (si rammenta che 656 istanze di danno lieve sono di competenza dei comuni di Spoleto, Cascia e Norcia, in forza delle disposizioni dell’O.C. n. 99/2020), ben 2242 risultano concesse.
Poiché il dato delle istanze concesse risulta essere il più significativo ai fini dello stato di attuazione della ricostruzione, in quanto ad ogni concessione contributiva corrisponde un cantiere di ricostruzione e ritenendo, differentemente, che il dato delle istanze respinte se da un lato rappresenti parte dell’attività istruttoria dell’USR certamente non può ritenersi dato pregno di alcuna positività ai fini della ripresa sociale ed economica dei territori, si ritiene doveroso porre a confronto i risultati dell’USR Umbria con l’attività degli altri Uffici Speciali.
Dalle elaborazioni grafiche, emerge che delle 3149 istanze presentate all’USR Umbria ben 2242 risultano essersi concluse positivamente con la concessione contributiva e con la certezza di un di ricostruzione, per una percentuale rappresentativa dell’attività pari al 71%.
La stessa analisi porta ad uno stato di attuazione del 69% per l’USR Marche, del 62% per l’USR Lazio e del 47% per l’USR Abruzzo. Non è peregrino osservare che sui dati attuali influisce l’attività prolifica a far data dall’inizio del 2020.
I dati in allegato riportano il confronto tra il resoconto alla fine del 2019 e quello aggiornato al 26 ottobre 2022, in occasione dell’anniversario degli eventi sismici di ottobre 2016: a fronte di un raddoppio delle istanze presentate, il valore di quelle accolte è invece addirittura triplicato. Poiché la ricostruzione e il sostegno economico dei soggetti coinvolti nel processo di ricostruzione passa anche attraverso l’erogazione degli stati di avanzamento, rispetto alla fine del 2019 si è registrato un incremento esponenziale degli stati d’avanzamento erogati, passando dai 641 di fine 2019 ai 3928 della fine di ottobre.
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