“Apprendiamo dalle notizie di stampa che la maggioranza che governa la città e la regione con toni trionfalistici annuncia l’arrivo dei finanziamenti per la costruzione dei due nuovi ospedali del territorio, quello di Terni quello di Narni-Amelia. Da quanto si dichiara sembrerebbe tutto risolto. Ma le cose stanno veramente in questo modo?”. A chiederselo in una nota è la Cgil di Terni, che insieme alle categorie della Funzione Pubblica e dei pensionati (Spi Cgil) chiede di fare chiarezza rispetto ad un annosa vicenda, partendo dall’ultimo Dpcm, che prevede la possibilità di finanziamenti da parte dell’Inail. “Continuiamo ad evidenziare – scrivono dal sindacato – che nel Piano sanitario regionale non ci sono indicazioni precise rispetto a risorse, tempi, modalità e soprattutto vocazione del nuovo ospedale di Terni”. La Cgil ribadisce con forza che l’unica vocazione per il nosocomio non può che essere l’alta specialità, insieme ad una piena integrazione con i servizi sanitari territoriali.
Una delle soluzioni paventate è quella di un ruolo dei privati, attraverso un intervento di project financing. “Ipotesi rispetto alla quale nutriamo dubbi e perplessità – spiega la Cgil – per le conseguenze che questo intervento comporterebbe in termini di contropartita da dare ai privati all’interno del progetto stesso”.
“Anche per tutto questo sabato 22 ottobre saremo in piazza a Perugia, per la manifestazione regionale in favore di una sanità pubblica e universale – concludono Cgil, Fp e Spi di Terni – È assolutamente necessario avere maggiore trasparenza nei percorsi e nelle scelte che si vogliono compiere sulla sanità, con particolare attenzione a quella del territorio dell’Umbria del Sud. Siamo perché si investa su questo territorio e ribadiamo l’assoluta necessità di un servizio sanitario pubblico efficace ed efficiente, che risponda ai bisogni reali dei cittadini”.