Sarà Francesco Lanzi dell’azienda di Orvieto La Romana Farine a guidare la Sezione Agroalimentare di Confindustria Umbria per il biennio 2022-2024. L’elezione è avvenuta nel corso dell’Assemblea per il rinnovo delle cariche associative, che si è riunita nella sede di Confindustria Umbria a Perugia. Alla Vicepresidenza è stato eletto Daniele Grigi (Food Italiae). Rinnovato anche il Consiglio Direttivo della Sezione.
Il Presidente uscente Cristiano Ludovici (Gruppo Alimentare Valtiberino), giunto al termine del suo mandato, ha sottolineato gli aspetti più rilevanti dell’attività svolta dalla Sezione Agroalimentare.
“Durante questi anni abbiamo sempre alimentato il confronto e lo scambio reciproco tra i soci – ha ricordato Ludovici – abbiamo affrontato molti temi che vanno dalla formazione, all’accesso agli incentivi fino all’internazionalizzazione e alla sostenibilità. Sostenibilità – ha spiegato Ludovici – non intesa come un nuovo tema che affrontiamo oggi, ma come una codifica di pratiche che le aziende dell’agroalimentare hanno posto in essere ormai da molti anni. Per spirito innato, infatti, le nostre aziende hanno sempre rispettato il territorio, le persone che conservavano e tramandavano i saperi e le pratiche di lavorazione e hanno sempre diffuso sui mercati di tutto il mondo, insieme ai loro prodotti, una genuina immagine della regione da cui provengono generando un circuito virtuoso che non fa progredire soltanto le attività dell’agroindustria ma anche quelle legate ai percorsi turistici, alla conoscenza e scoperta del territorio, alla cultura e diffusione del brand regionale. Il nostro obiettivo è stato quello di rendere sempre più consapevoli gli stakeholder dell’enorme supporto che l’industria di trasformazione umbra può garantire alla parte produttiva di base agricola. L’impatto sulla produzione agricola dell’industria di trasformazione garantisce, infatti, una crescita geometrica con ben altri ritorni su occupazione e pil regionale”.
Si tratta di argomenti che saranno sviluppati anche dal nuovo Consiglio Direttivo come ha confermato il neo Presidente Lanzi nel ringraziare il suo predecessore.
“Porteremo avanti con continuità gli impegni avviati nel precedente biennio – ha detto Lanzi – con particolare riguardo al lavoro sulla sostenibilità, sulla tracciabilità e a quelli legati al lavoro con le istituzioni. L’industria agroalimentare rappresenta un settore cardine per tutta la filiera. Nonostante le difficoltà legate al caro energia e al pesante rincaro delle materie prime, metterò, insieme al Consiglio Direttivo a cui partecipano le più importanti realtà industriali della regione, il massimo impegno per tutelare gli interessi dell’impresa agroalimentare, che rappresenta un settore strategico per l’economia del territorio. Il lavoro che svolgiamo, infatti, ha un effetto di leva e di sostegno per una serie di attività, a cominciare da quelle del settore primario, che altrimenti sarebbero in grave difficoltà”.
La Sezione Agroalimentare rappresenta tutte le principali imprese industriali che, attraverso la produzione di beni o servizi, concorrono alla creazione, trasformazione, confezionamento, distribuzione, commercializzazione, somministrazione e fornitura del prodotto agroalimentare, partecipando alla catena del valore dell’intera filiera.
L’Assemblea ha eletto anche i nuovi componenti del Consiglio Direttivo:
Tommaso Cancelloni, Cancelloni Food Service; Giacomo Luigi Colussi Serravallo, Colussi; Marta Cotarella, Famiglia Cotarella; Pompeo Farchioni, Farchioni Olii; Cristiano Ludovici, Gruppo Alimentare Valtiberino; Alessio Miliani, Fertitecnica Colfiorito; Matteo Minelli, Flea Società Agricola; Alessandro Monaldi, Circeo Pesca; Maria Flora Monini, Monini; Aimo Natali Tanci, Liomatic; Massimo Piacenti, All Food; Federico Posati, Amelia 3; Raoul Ranieri, Oleificio Ranieri; Nicola Ricci, Molitoria Umbra; Claudio Sciurpa, Vitakraft Italia; Alessandro Siena, Assisi Salumi-Prosciuttificio As.Co; Giammarco Urbani, Urbani Tartufi; Svevo Valentinis, Eskigel; Andrea Venturi, Venturi Vending; Francesco Zaganelli, Lungarotti Società Agricola e Francesco Zeppadoro, Molini Spigadoro.
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