Mentre proseguono le operazioni in aiuto alle popolazioni di Scheggia, Pietralunga, Gubbio, Montone e Costacciaro, dove la situazione generale sta migliorando anche grazie alle condizioni del tempo clementi, il primo contingente umbro è partito questa mattina dal CRPC, Centro Regionale della Protezione Civile, in aiuto alla Città di Senigallia, in accordo con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale in risposta all’appello giunto dalla città marchigiana.
La colonna mobile, partita alle 6.30, è costituita da 25 volontari con due pale meccaniche, un autocarro ribaltabile con gru, varie botti per l’acqua, quattro idrovore per asportare l’acqua dalle cantine e dai garage, quattro moduli Aib, due torri faro per lavorare con il buio, un camper attrezzato per le operazioni di supporto ed una cisterna piena di gasolio.
L’Assessore alla Protezione civile della Regione Umbria ringrazia le associazioni che si sono rese disponibili: La Rosa dell’Umbria di Todi, il gruppo comunale di Marsciano, di Orvieto, di Gubbio, il gruppo Valnestore di Piegaro, l’Albatros di Stroncone, il Valnerina di Cascia.
Due funzionari della Sezione Tecnico Logistica del Servizio protezione Servizio di Protezione civile dell’Umbria coordineranno il contingente.
La Regione Umbria, rende noto l’Assessore, aveva dato la disponibilità fin da subito, ma la necessità prioritaria di intervenire nelle situazioni di emergenza causate dalle improvvise quanto copiose precipitazioni nei territori umbri aveva impedito di andare ad aiutare le comunità marchigiane, come ora viene fatto con piacere.
La Presidente della Regione Umbria è stata costantemente in contatto per monitorare la situazione nei vari territori e presiederà questa mattina una riunione di Giunta straordinaria, richiesta dall’Assessore alla Protezione civile, per deliberare i primi aiuti economici ai Comuni umbri in modo da coprire le prime spese indispensabili, ma anche per mantenere i contatti con il Governo ed il Dipartimento Nazionale della Protezione civile cui la Regione sta inviando una relazione per la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza.
Il verificarsi ricorrente di questi fenomeni, rileva l’Assessore, induce a mantenere costantemente in esercizio la struttura regionale del volontariato, al fine non solo di aiutare direttamente le popolazioni colpite, ma anche di fornire celermente informazioni e coadiuvare nei progetti di messa in sicurezza strutturale dei punti di maggior rischio del territorio regionale.
È stata programmata una riunione per le prossime settimane, al Centro regionale di Protezione civile di Foligno, per fare il punto sulla intera organizzazione regionale, in modo da renderla sempre più efficiente per poter contare su quelle associazioni in grado di rispondere realmente al momento della chiamata in emergenza e a tale scopo sono pianificate opportune esercitazioni.
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