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L’ASSOCIAZIONE VIVERE IL CENTRO STORICO CONTRO IL SINDACO: “MA QUALE CITTA’ SICURA? TERNI DEGRADATA E INVIVIBILE

L’Associazione Vivere il Centro Storico, attraverso la voce del presidente Marcello Giovannetti, interviene sugli ultimi gravi fatti di Piazza Solferino (leggi ). Come si legge nella nota di Giovannetti “si riapre il dibattito sulla sicurezza con le solite altisonanti prese di posizione da parte del Sindaco “…Terni è una città di incontro, una città sicura, dove tutti hanno il diritto di divertirsi, di incontrarsi in un contesto di rispetto e sicurezza….”. Che fanno seguito alle altre fragorose affermazione di un anno fa dopo il terribile delitto del giovane Davide Raggi “….Sulle politiche per la sicurezza sarà costituito un gruppo di lavoro interassessorile e chiameremo altri soggetti a partecipare alla tutela della sicurezza: gli assistenti civici, anche attraverso la Protezione Civile, con un apposito regolamento”. Potremmo proseguire con le dichiarazioni e gli impegni presi, dal Sindaco e da tutte le forze politiche, per altre 100 pagine, quello che, invece, è sicuro, e sotto gli occhi di tutti, è che niente è cambiato anzi per alcuni aspetti in tema di sicurezza la situazione è di gran lunga peggiorata“.

“Egregio Sig Sindaco con il dovuto rispetto, – prosegue Giovannetti –  se dei ragazzi, come qualsiasi altro cittadino, non possono passeggiare serenamente per le zone del centro senza rischiare la vita Terni non è una città sicura. Oggi il centro cittadino non è quel luogo di “piacevolezza e vivibilità.” che Lei descrive, ma al contrario è un luogo insicuro e invivibile perché di fatto “INCUSTODITO”, dove vere e proprie bande di ubriachi, spesso minorenni e al di fuori del circuito dei locali (acquistando alcolici e superalcolici nei supermercati), scorrazzano impunemente per tutta la notte, in particolare nei fine settimana, devastandolo letteralmente e soprattutto mettendo in pericolo l’incolumità dei cittadini. Noi residenti, di cui Lei Sig. Sindaco troppo spesso dimentica la presenza, possiamo sostenere tutto ciò perché viviamo sulla nostra pelle questo stato di abbandono, di insicurezza e assistiamo costantemente a risse, spaccio, schiamazzi di ogni genere fino a tarda notte e siamo anche minacciati se qualcuno di noi azzarda una qualche protesta. Al mattino ci troviamo di fronte uno scenario di incredibile degrado, dove ogni angolo e ogni portone è sporco di urina e vomiti, strade e piazze piene di pericolosi cocci di bottiglie e bicchieri, di fioriere abbattute e addirittura segnali stradali divelti. E tutto questo continua, notte dopo notte, nonostante le nostre numerose, continue e inascolate segnalazioni e esposti, altro che “….cuore della socializzazione giovanile e non ” quella, Sig. Sindaco, è il luogo della Sua fantasia, è l’isola che non c’è. Al contrario qui si vive un disagio vero e profondo che costringe spesso famiglie intere a trasferirsi a casa di parenti e amici o addirittura in Hotel per avere un momento di vivibilità e tranquillità. C’è una parte importante della Città cui sono negati i più elementari diritti alla salute, alla sicurezza e alla serenità, La invitiamo, Sig. Sindaco, a trascorrere qualche fine settimana con noi per costatare di persona in quale inferno siamo costretti a vivere. La sicurezza non è un prodotto commerciale che si vende con gli slogan del primo cittadino, né, tantomeno, sciorinando statistiche sulla efficienza dei Vigili urbani che, però, paradossalmente loro stessi, denunciano la non efficacia del loro operato per problemi di organico.
La sicurezza si conquista con il presidio continuo del territorio da parte delle forze dell’ordine preposte e con il controllo vero e continuo da parte della Polizia Municipale affinché tutti rispettino le regole. E se le regole non vengono rispettate, sia da parte dei locali sia da parte dei frequentatori, si devono applicare le sanzioni previste senza sconti e senza tentennamenti.
Abbiamo apprezzato pubblicamente il lavoro e l’impegno delle forze dell’ordine nella lotta allo spaccio in alcune zone della città. A dimostrazione che il presidio del territorio porta risultati concreti, in quei giorni, abbiamo riscontrato un reale e concreto miglioramento della sicurezza”.
Dove sono finiti gli impegni assunti con il piano sulla sicurezza? Il progetto sulla Smart security o quello della polizia di prossimità per citarne alcuni?  Questi sono alcuni quesiti posti dall’Associazione Vivere il Centro Storico che, scrive Giovannetti, fino ad oggi ha notato “solo l’installazione delle telecamere che poco fanno alla sicurezza nell’immediato e che non sono pienamente un deterrente in favore della sicurezza di tutti i cittadini. Noi riteniamo che sia fuori luogo sostenere ancora che i terribili fatti di violenza che sono avvenuti e avvengono nella nostra città siano sporadici e del tutto imprevedibili. Simili fatti accadono perché i controlli da parte di tutte le forze dell’ordine preposte sono occasionali e una parte importante della città è totalmente abbandonata per lunghi periodi di tempo. Noi non vogliamo minimamente pensare che ci sia un progetto ben preciso per fare del centro storico, in particolare del quadrilatero della Movida, una specie di enclave senza regole al solo fine di attirare sempre più quelle persone che nel fine settimana cercano lo sballo e non accettano nessun tipo di regola della civile convivenza.
Noi sappiamo che ci sono gestori dei locali molto impegnati, anche sostenendo cospicue spese economiche, sul tema della sicurezza e della civile convivenza, come, purtroppo, ce ne sono altri che per bieco interesse se ne sbattono di tutte le regole. E’ compito dell’Amministrazione coinvolgere concretamente i primi e sanzionare fortemente gli altri. D’altronde non erano un impegno preciso del Sindaco quello del “……. coinvolgimento dei gestori dei locali del centro e i rappresentanti dei residenti, per contemperare le esigenze sulla base di responsabilità condivise..” ?? (Consiglio comunale sulla sicurezza in città, l’intervento del sindaco …..19.03.2015). Una domanda, Sig Sindaco, che vale anche per i suoi Assessori: ma è molto disdicevole far realmente partecipare i cittadini interessati o sono solo promesse da campagna elettorale????”.
“Noi – conclude Giovannetti – siamo disponibili a ogni forma di collaborazione perché riteniamo, e i risultati della collaborazione con alcuni gestori dei locali lo dimostrano, che ci possa essere uno sviluppo sostenibile del Centro Storico, uno sviluppo fatto di opportunità di business e di svago, ma anche di cultura e vivibilità nel rispetto di regole certe e condivise, a patto che il nostro coinvolgimento sia totale e non solo ed esclusivamente come paralume”.

Foto (archivio) TerniLife ©

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