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GIUBILEO DEI LAVORATORI, PIEMONTESE RICORDA LA VISITA DI GIOVANNI PAOLO II ALLE ACCIAIERIE

Celebrato a Terni il Giubileo dei lavoratori nella giornata della festa di San Giuseppe patrono degli artigiani e alla vigilia della domenica delle Palme, nell’anniversario dei 35 anni della storica visita di papa Giovanni Paolo II alle acciaierie di Terni e alla città.
Una giornata ricca di significati e di rimandi all’importante tema del lavoro come bene prezioso e inestimabile, alla dignità dei lavoratori e dell’uomo, caratterizzato dalla preghiera e riflessione per tutti i lavoratori, i pensionati, artigiani, impiegati, operai, cominciata nella chiesa di san Pietro con una breve liturgia e la benedizione delle Palme da parte del vescovo Piemontese. In pellegrinaggio attraverso le vie del centro cittadino, i fedeli hanno raggiunto la cattedrale di Terni dove il vescovo ha ricordato la grande opportunità di vivere la misericordia in questo anno santo speciale per la chiesa, ripetendo le parole del rito di apertura della porta santa, che è stata attraversata processionalmente da tutti i presenti.
«E’ una giornata memorabile per la comunità cristiana del nostro territorio – ha detto il vescovo nell’omelia – il raduno di lavoratori, non per una manifestazione sindacale, di proposta, di protesta, un corteo, ma per il Giubileo della misericordia del mondo del lavoro. E’ una celebrazione destinata ad ogni singolo lavoratore, oltre che alle associazioni e al mondo del lavoro, alle associazioni. E’ un evento per la nostra città e il suo comprensorio, particolarmente operosi: Riconciliazione, pace, misericordia, preghiera corale , santificazione del lavoro, tutto ciò nella festa di san Giuseppe artigiano. Il santo che è di modello per coloro che con le proprie mani si procurano da vivere e rispondono alla loro vocazione».
Ricordando la visita di papa Giovanni Paolo II alle acciaierie ha concluso con le sue stesse parole, quelle della preghiera pronunciata davanti ad una folla di lavoratori: “perché il lavoro non sia mai una alienazione per nessuno; perché, al contrario, esso sia da tutti onorato come merita, così che vi trionfi la giustizia e ancor più l’amore; perché l’ambiente di lavoro sia realmente a misura d’uomo, e l’uomo possa apprezzarlo come un prolungamento della propria famiglia; perché il lavoro aiuti l’uomo ad essere più uomo; e perché, con l’impegno di tutti, si possa raggiungere la costruzione di una nuova società e di un mondo nuovo, nella piena attuazione della giustizia, della libertà e della pace».
Ha concluso la celebrazione la preghiera dei Maestri del lavoro a nome di tutti i gruppi presenti delle associazioni di categoria e movimenti cattolici impegnati nel mondo del lavoro.

Foto: Diocesi Terni Narni Amelia ©

 

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