E’ stata discussa ieri in Consiglio provinciale la questione delle barriere anti suicidio nell’area del Ponte d’Augusto di Narni. All’ordine del giorno era stata infatti inserita l’interrogazione della minoranza sulla messa in sicurezza del belvedere con i proponenti che avevano sottolineato che numerosi casi di suicidio negli ultimi cinque anni avevano visto come protagonista il Ponte d’Augusto, oltre al pericolo corso da turisti che oltrepassano facilmente le barriere di sicurezza per scattare foto.
Nell’interrogazione si chiedeva alla Provincia lo stato dell’arte rispetto all’installazione di barriere più consistenti sul belvedere sia per evitare gesti estremi, sia per garantire l’incolumità di eventuali turisti. Sull’argomento ha risposto il consigliere delegato alla viabilità e alla sicurezza stradale, il quale ha sottolineato che la competenza in materia è del Comune di Narni, visto l’utilizzo di fatto della zona, la natura dell’opera da modificare e la sua non pertinenza con la viabilità di competenza della Provincia. Il consigliere ha annunciato piena disponibilità dell’amministrazione provinciale a collaborare ove necessario, avendo già inviato lettere ufficiali al Comune con l’invito ad effettuare modifiche tali da scongiurare ulteriori nuovi episodi di autolesionismo di soggetti fragili.
Sempre il consigliere ha sottolineato che l’area del belvedere è di proprietà provinciale, essendo attigua alla SP 1 Tuderte-Narnese, ma che a seguito di approfondimenti è risultato che il Comune di Narni, diversi anni fa, aveva effettuato un intervento di riqualificazione, autorizzato dalla Provincia per quanto di propria competenza in materia viaria. Tale intervento, ha fatto osservare il consigliere, ha previsto anche la valorizzazione a fini turistici e l’installazione di barriere di sicurezza fra il ponte e la strada, un camminamento e punti di osservazione per i turisti.
In tal modo, secondo il consigliere, il Comune ha facilitato l’accesso all’area del Ponte d’Augusto non solo ai visitatori ma anche a persone in condizioni di fragilità, non potendo rappresentare efficace ostacolo al loro tentativo la recinzione metallica installata verso la vallata. Non essendo quindi ipotizzabile, ha sostenuto il consigliere, l’inibizione dell’accesso dalla strada al belvedere dato che questo ne impedirebbe la fruizione e renderebbe vano il senso dell’opera, qualsiasi altro intervento dovrà essere realizzato tra il belvedere e il Ponte d’Augusto, nella zona di fatto concessa al Comune sulle opere da questo realizzate e delle quali è proprietario.
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