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Giornata nazionale della salute, no alle discriminazioni sulle donne con disabilità

In occasione della Giornata nazionale della salute della donna, celebrata ieri 22 aprile, la Presidente dell’Osservatorio regionale sulla condizione delle Persone con disabilità sottolinea come sia importante ricordare, sulla base degli impegni internazionali italiani con la ratifica della CRPD, della CEDAW e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che anche le donne con disabilità affrontano ostacoli e barriere, addirittura una doppia discriminazione, nell’avere accesso all’assistenza sanitaria, ai programmi di screening per la prevenzione delle malattie, ai servizi di salute sessuale e riproduttiva e nell’avere un sostegno adeguato durante la gravidanza e la genitorialità.

   La Risoluzione del parlamento europeo del 29 novembre 2018 segnala che il 13% delle donne con disabilità lamentano di non vedere soddisfatti i propri bisogni medici, mentre nel caso delle donne senza disabilità tale percentuale è pari al 5%. La stessa risoluzione segnala che i tassi di tumore al seno per le donne disabili sono molto più elevati di quelli della popolazione femminile in generale, a causa della mancanza di apparecchiature di screening e diagnosi adeguate e della mancanza di campagne di sensibilizzazione e diffusione di informazioni in formati accessibili alle donne con disabilità sulla prevenzione e la cura delle patologie femminili. In particolare, relativamente alla mammografia e il Pap test, su cui il rapporto dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane del 2015 indica uno scarto di 15 punti tra donne con disabilità e la popolazione femminile in generale.

  Per la Presidente dell’Osservatorio regionale, i dati purtroppo non sono migliorati nel tempo, complice anche la situazione pandemica che però, non deve e non può essere più utilizzata come giustificazione per i disservizi causati. Il problema infatti non è solo di barriere architettoniche, ma di vere e proprie barriere culturali.

  In occasione della settima Giornata nazionale della salute della donna l’Azienda ospedaliera di Perugia (tra le strutture del network dei Bollini rosa) ha aderito all’open week organizzato da Fondazione Onda con l’obiettivo di promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile.

  Per garantire il pieno diritto alla salute è però fondamentale, e ormai urgente, rileva la Presidente dell’Osservatorio regionale delle Persone con disabilità, una riorganizzazione dei servizi sanitari e di medicina territoriale, che offra supporto e strumenti diagnostici accessibili. I consultori familiari pubblici dovrebbero essere ampliati, riqualificati e resi accessibili alle ragazze e donne con disabilità, con attrezzature adeguate e personale qualificato a saper trattare le problematiche sanitarie delle donne con disabilità.

Foto: TerniLife ©

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