(Dal Corriere dell’Umbria) Pugni e calci, con una violenza inaudita e improvvisa, tra gli sguardi attoniti dei giocatori in campo – due squadre di ragazzini tredicenni – e del pubblico, mentre i componenti delle panchine e gli stessi organizzatori cercavano di far finire quel massacro.
E’ quello che è avvenuto il giorno di Pasqua 2022 a un componente dello staff tecnico della squadra dei 2009 dell’Accademia Calcio Terni, impegnata in questi giorni in un prestigioso torneo a Cattolica, sullariviera romagnola, con squadre da tutta Italia.
Ora Francesco Latini, 33 anni, nella vita impiegato in un’azienda tessile e stretto collaboratore dell’allenatore dei 2009 ternani, Daniele Scatolini, è ricoverato all’ospedale di Cesena con una seria lesione al rene, causata, con ogni probabilità, dai calci ricevuti una volta caduto a terra.
Il pestaggio è avvenuto durante l’ottava edizione della Regins Cup, prestigiosa manifestazione a cui prendono parte squadre di tutta Italia per un movimento di circa 2.000 persone nei cinque giorni di gare. Durante la partita che i ragazzini dell’Accademia Calcio Terni stavano giocando contro la formazione romana della Gdc Ponte di Nona, a un certo punto si è accesa una discussione tra i giocatori tredicenni in mezzo al campo. Qualche scintilla verbale tra i baby atleti, come può accadere sulla spinta agonistica di una partita importante, ma tutto sembrava rientrato nella norma, anche per l’intervento delle due panchine a fare da pacieri.
A un tratto, invece, il padre di uno dei ragazzini della squadra romana si è arrampicato sulla rete di recinzione del campo, alta oltre due metri, l’ha scavalcata e si è diretto verso la panchina ternana dove ha aggredito Latini. In pochi secondi il 33enne collaboratore tecnico è stato letteralmente travolto da pugni e calci, è caduto a terra ma ha continuato a ricevere colpi, fino a quando il suo aggressore è stato portato via di forza dai componenti di entrambe le panchine e dagli stessi organizzatori. Latini è stato immediatamente soccorso da un’ambulanza del 118, era dolorante in particolare per i calci ricevuti alla schiena, è stato dapprima accompagnato all’ospedale di Riccione da dove però, vista la gravità delle sue condizioni, è stato disposto il trasferimento nel nosocomio di Cesena, dove c’è il Dipartimento Chirurgico e Grandi Traumi.
Secondo i primi accertamenti dei medici di Riccione, infatti, lo sfortunato tecnico dell’Accademia aveva riportato una lesione al rene piuttosto seria, che sarebbe dovuta essere operata in breve tempo. Col passare delle ore, per fortuna, la ferita interna si è in qualche modo ricomposta, rendendo così superfluo un intervento chirurgico comunque invasivo e molto delicato. In ogni caso Latini resta ricoverato con una prognosi di guarigione di 30 giorni.
Quanto all’energumeno che lo ha aggredito, sul posto era presente un agente di polizia, fuori servizio, che, dopo essersi qualificato, lo ha identificato, segnalando poi la sua condotta ai colleghi della locale questura. Considerando anche la prognosi della vittima della sua aggressione, aggravata oltretutto anche dal contesto in cui è maturata, ovvero un torneo con in campo giocatori poco più che bambini, sembra scontato che scatterà una denuncia nei suoi confronti.
Sconcertati gli organizzatori del torneo, ma anche gli stessi altri genitori della squadra romana, per un comportamento gravissimo e inaccettabile, al di là dei risvolti penali che ne conseguiranno. Ma a restare sconvolti dall’accaduto sono stati soprattutto i ragazzini in campo. La partita è stata sospesa, con la vittoria a tavolino per l’Accademia Calcio Terni che avrebbe dovuto quindi disputare la finale per il terzo e quarto posto. Nessuno, però aveva più voglia di giocare e la società, di fatto, d’accordo con gli stessi genitori e, soprattutto, con i ragazzi, si è ritirata dal torneo.
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