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Sviluppo rurale, 7,2 milioni di euro per favorire la creazione di imprese agricole biologiche da parte dei giovani

La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Roberto Morroni, ha attivato due nuovi bandi del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022: il primo, con una dotazione finanziaria di 6 milioni di euro, è relativo ad “Aiuti all’avviamento di impresa per i giovani agricoltori”; il secondo, con un plafond di 1,2 milioni di euro, interviene a “Sostegno, creazione, sviluppo delle imprese extra-agricole nei settori commerciale, artigianale, turistico, servizi, innovazione tecnologica”.

  “Sono due bandi strategici per l’agricoltura umbra, che rafforza ulteriormente le basi del suo rilancio – sottolinea l’assessore Morroni – Prosegue, infatti, la nostra azione per incentivare l’insediamento dei giovani agricoltori, al fine di garantire il necessario ricambio generazionale. È uno degli obiettivi chiave che ci siamo posti, come confermano gli ingenti finanziamenti assegnati dall’inizio dell’anno a questo scopo: 6 milioni con questo nuovo bando, che vanno ad aggiungersi agli oltre 19 milioni di euro ottenuti dalla Regione nel riparto del fondo nazionale integrativo a seguito dell’estensione della programmazione di sviluppo rurale al 2022. Altrettanto significativa è la ‘missione’ dell’altro bando al quale la Giunta regionale ha dato il via libera – aggiunge Morroni – poiché va a incidere, nel tentativo di rimuoverli, sui problemi di spopolamento delle aree rurali, aggravati dall’emergenza sanitaria, con attenzione particolare a quelle del ‘cratere’ del sisma 2016”.

  “Le risorse messe a disposizione – rileva l’assessore – provengono dal pacchetto ‘Euri’, strumento europeo per la ripresa economica post pandemica, e sono in linea con gli impegni ambientali e climatici e con le nuove ambizioni stabilite nel Green Deal europeo”.

“I finanziamenti del primo bando – spiega ancora Morroni – sono riservati esclusivamente per l’insediamento di giovani agricoltori in aziende che adottano pratiche e metodi di produzione biologica, o con l’impegno del giovane beneficiario ad aderire a tale metodo di coltivazione successivamente alla data d’invio del nulla osta di concessione del sostegno. Gli aiuti dell’altro bando – aggiunge – incentivano, invece, la ripresa socioeconomica nelle aree rurali, attraverso la creazione di nuove attività nel settore extra agricolo, per dare una risposta alle sfide determinate dalla crisi COVID-19 e per promuovere una ripresa economica resiliente, sostenibile e digitale. Sono, pertanto, previsti criteri di priorità principalmente per i Comuni del cratere del terremoto di sei anni fa e per le aree rurali con problemi di sviluppo”.

Foto: TerniLife ©

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