Le politiche di sviluppo del territorio Orvietano sono state al centro del Consiglio Direttivo della Sezione Territoriale Orvieto di Confindustria Umbria, che si è riunito all’Altarocca Wine Resort. All’incontro con gli imprenditori della Sezione, presieduta da Patrizia Ceprini, hanno partecipato il Vice Presidente ed Assessore regionale alle Politiche Agricole ed all’Ambiente Roberto Morroni, il Sindaco di Orvieto Roberta Tardani insieme agli Assessori comunali all’Urbanistica Mario Angelo Mazzi e al Bilancio Piergiorgio Pizzo, il Direttore Generale della Cassa di Risparmio di Orvieto Emanuele Carbonelli.
Nel corso dell’incontro è stato approfondito, in particolare, lo stato di avanzamento di alcune progettualità dell’Ente regionale quale le filiere dell’eccellenza che aggregano imprese agricole in maniera sinergica produttrici delle materie prime con quelle della trasformazione industriale; i distretti del cibo quale ulteriore leva per valorizzare le tipicità di un territorio; il rinnovato piano rifiuti regionale che persegue una economia circolare e sostenibile; la transizione crescente verso le energie rinnovabili; la semplificazione amministrativa ed efficientamento della pubblica amministrazione.
Al centro del confronto anche le politiche di sviluppo del Comune di Orvieto e il piano di azione economico-finanziario della Cassa di Risparmio di Orvieto a fianco delle imprese del territorio.
“Dopo quello sulle infrastrutture, questo è stato il secondo di una serie di confronti – sottolinea la Presidente della Sezione Orvieto di Confindustria Umbria Patrizia Ceprini – che stiamo svolgendo con la pubblica amministrazione e i principali stakeholder del nostro territorio, con l’obiettivo di assicurare continuità a quel rapporto virtuoso tra pubblico e privato, ovvero tra politiche di sviluppo a livello locale e piani di investimento delle imprese, divenuto ancor più fondamentale per assicurare il rilancio e la competitività dell’area orvietana, anche in vista di un utilizzo efficace degli ingenti fondi previsti dal Pnrr. Un impegno, quello dell’implementazione puntuale del Pnrr, reso ancora più sfidante a causa degli effetti prolungati della pandemia, dei crescenti costi delle materie prime e dell’aumento incontrollato del costo dell’energia, maggiormente amplificati nell’ultimo mese per effetto della guerra in corso in Ucraina.
Le Imprese in questo momento stanno resistendo per non disperdere risorse aziendali e capitale umano ma per tornare ad investire c’è l’assoluta necessità di un quadro generale degli interventi e delle riforme che verranno messe in campo, e, soprattutto, di tempi certi e compatibilmente veloci per la loro implementazione, in modo tale da restituire fiducia e certezze. Risulteranno, pertanto, determinanti le prossime scelte strategiche a medio-lungo termine che effettuerà la politica”.
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