Il Consiglio comunale ha approvato nell’ultima seduta l’atto di indirizzo della seconda commissione consiliare sulla politica sanitaria per Terni e le relative proposte di inserimento nel Piano sanitario regionale 2021-2025, attualmente in via di definizione da parte della giunta regionale.
L’atto, così come accaduto in commissione, è stato approvato all’unanimità.
Il documento vuole portare all’attenzione dell’organo regionale una serie di problematiche, strutturali e organizzative, che devono trovare spazio nella prossima programmazione pluriennale. Tali criticità ritraggono esigenze reali che partono dal basso, dai principali attori della realtà sanitaria locale, raccolte dalla seconda commissione anche grazie a una serie di interlocuzioni con l’ordine dei medici di Terni, i vari sindacati medici e del comparto, i direttori generali dell’azienda ospedaliera di Terni e dell’Ausl2.
Queste, nello specifico, le richieste: realizzazione del nuovo ospedale di Terni; mantenimento delle due aziende ospedaliere sia in ragione della morfologia del territorio regionale, sia in ragione della proiezione territoriale extraregionale dell’azienda ospedaliera di Terni che storicamente svolge un ruolo di attrattore di mobilità attiva per la collocazione geografica e per l’elevato valore delle alte specialità espresse; mantenimento e potenziamento delle alte specialità collegate alle figure apicali tuttora vacanti a Terni proprio alla luce delle capacità attrattive di mobilità attiva a beneficio dell’intero sistema sanitario regionale, tenendo in considerazione i numeri di riferimento in un’ottica di area vasta e non strettamente valutati nell’ambito del panorama regionale; previsione della istituzione di un Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) con sede a Terni; piena integrazione tra aziende ospedaliere e medicina di territorio nell’ambito della riorganizzazione della rete ospedaliera regionale, con la creazione di strutture territoriali specializzate nella riabilitazione e nella chirurgica a bassa intensità operativa ed assistenziale; istituzione di case e ospedali di comunità nel territorio ternano allo scopo di potenziare e ottimizzare la medicina territoriale; riorganizzazione dei distretti sanitari attraverso l’utilizzo di criteri sanitario-epidemiologici e territoriali e non sulla sola base demografica; ridistribuzione dei posti letto convenzionati, senza penalizzazione per i posti pubblici esistenti, tenendo in considerazione il criterio di uniforme allocazione dei servizi sul territorio regionale (nessun posto letto in convenzione è presente nel Ternano); riorganizzazione della assistenza primaria, in particolare con il reintegro dei medici di medicina generale) in quiescenza da qui ai prossimi mesi e riorganizzazione delle aggregazioni funzionali territoriali; confronto nelle sedi istituzionali e nei tavoli tecnici con la partecipazione degli stakeholder territoriali; mantenere i due dipartimenti veterinari all’interno delle due Asl, potenziandoli con strumenti e personale idonei ad affrontare situazioni emergenziali; i tre servizi veterinari vanno potenziati con direttori di struttura complessa e articolazioni interne; realizzazione di una struttura per l’elisoccorso a Terni;
13. nel rispetto dei rapporti tra Regione, Università e Azienda Ospedaliera di Terni, potenziare la presenza e la qualità dell’offerta universitaria.
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