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Economia, assunzioni e fiducia nel futuro delle imprese umbre: si torna ai livelli pre Covid

Nel corrente mese di dicembre sono 3.320 le assunzioni previste, mentre saliranno a 14.850 unità nel trimestre dicembre 2021-febbraio 2022. Questi i confortanti dati Excelsior-Unioncamere presentati oggi dalla Camera di Commercio dell’Umbria.

Il presidente Mencaroni, tuttavia, sottolinea il rapporto 70% – 30% tra lavoro a termine e quello a tempo indeterminato che è ancora troppo alto. Inoltre il mismatching domanda/offerta di lavoro non accenna ad invertire la rotta, anzi in questo mese le imprese che incontreranno serie difficoltà nel reperire i profili idonei da assumere saranno 44 su 100, dato in preoccupante e costante crescita: erano “solo” 36 nello stesso mese del 2019 e 40 nel 2020″. 

Presentato dalla Camera di Commercio dell’Umbria il Bollettino del Sistema informativo Excelsior relativo al mese di dicembre 2021 e al trimestre dicembre 2021 – febbraio 2022.

Saranno 3.320 le assunzioni previste dalle imprese umbre nel corrente mese di dicembre ’21, mentre saliranno a 14.850 unità nel trimestre da dicembre 2021 a febbraio 2022.

Crescita di oltre il 58% rapportata al dicembre dello scorso anno e di oltre il 76% se osservata sullo stesso trimestre di un anno fa.

I dati sono confortanti anche analizzandoli in rapporto a due anni fa, cioè a prima dello scoppio della pandemia: infatti, rispetto al dicembre 2019 si registra una sostanziale stabilità (appena 20 assunzioni previste in più), mentre è più marcato l’incremento nella prospettiva trimestrale con un +19%.

La domanda di lavoro di dicembre ’21, appare tuttavia composta prevalentemente da contratti a tempo determinato, il 70% del totale, ed è su questo aspetto che richiama ancora una volta l’attenzione il presidente camerale Giorgio Mencaroni.

“Le imprese umbre – ha dichiarato Mencaroni – hanno ripreso a creare lavoro e gli ultimi dati Excelsior ci dicono che siamo risaliti alla situazione pre-covid, tuttavia il rapporto 70% – 30% tra lavoro a termine e quello a tempo indeterminato è ancora troppo alto. Per di più il mismatching, cioè il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro non accenna a diminuire, anzi nel mese di dicembre 2021 le imprese che incontreranno serie difficoltà nel reperire i profili idonei da assumere saranno 44 su 100, uno dei peggiori riscontri a livello nazionale, e un dato in preoccupante crescita: erano 36 nello stesso mese del 2019 e 40 nel 2020.”

L’analisi settoriale nel trimestre dicembre ’21 – febbraio 2022 vede sempre in testa a trainare gli altri il comparto del Commercio con 2.120 entrate al lavoro, seguito dai Servizi di Alloggio, Ristorazione e Servizi Turistici con 1.440, le Costruzioni con 1.360, i Servizi alle Persone con 1.230 e le Industrie meccaniche ed elettroniche con 1.160.

Le entrate al lavoro di dicembre 2021 si concentreranno per il 62% nel Settore dei Servizi e per il 74% nelle imprese con meno di 50 dipendenti, in sostanziale continuità con la situazione precovid dicembre 2019.

Per una quota pari al 32% del totale, le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni. Inoltre se è rimasta sostanzialmente stabile la quota di lavoro destinato a personale laureato (11%), quella di chi ha solo la scuola dell’obbligo cresce rispetto a due anni fa dal 21 al 33%, erodendo una significativa quota ai diplomati.

Dal Borsino Excelsior di dicembre 2021 emerge inoltre che il 36% delle entrate al lavoro previste sarà destinato a operai specializzati (+5% rispetto a due anni fa), il 31% (stabile) riguarderà professioni commerciali, mentre il 17% (stabile) interesserà Dirigenti, Specialisti e Tecnici.

Infine le imprese umbre (con più di un dipendente) che prevedono di assumere in questo mese sono l’8% del totale.

Foto: TerniLife ©

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