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Imprenditore ternano truffato da una ditta di trasporti del bresciano: aveva affidato un carico di acciaio del valore di 50mila euro

A Terni, sotto il profilo repressivo, i militari del Comando Stazione Carabinieri di Collescipoli, impegnati nelle indagini a seguito di una querela sporta da un imprenditore ternano che aveva affidato un carico di laminati in acciaio del valore di circa 50mila euro ad una ditta di trasporti del bresciano – che lo avrebbe poi dovuto consegnare ad un’azienda sita in provincia di Lecco – hanno deferito a piede libero alla Procura della Repubblica di Terni per il reato di “truffa in concorso” un autotrasportatore 51enne originario del salernitano ed un 38enne di Ferrara, già noto alle Forze dell’Ordine, che si erano presentati come legale rappresentante e dipendente della ditta a cui era stato affidato il trasporto del laminato, che invece risultava essere inesistente.

Nella mattinata del 13 novembre scorso, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Terni, nell’ambito di un’attività finalizzata alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per aver fornito false dichiarazioni sulla propria identità, per violazione della disciplina sull’immigrazione e segnalato per uso personale di sostanze stupefacente, un tunisino di 27 anni, in Italia senza fissa dimora, disoccupato e già noto alle Forze dell’ordine, il giovane infatti veniva controllato nella tarda serata lungo Viale Brin e trovato in possesso di grammi 0,579 di sostanza stupefacente tipo “hashish” che veniva sequestrata, alla richiesta di fornire i documenti di riconoscimento, lo straniero declinava false generalità successivamente smentite dagli accertamenti predisposti che consentivano anche di appurare che a suo carico vi era in atto un provvedimento di espulsione emesso dal Questore di Terni.

 

Foto: Carabinieri Terni ©

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