Torna ad ospitare spettacoli ed eventi culturali il Teatro Spazio Fabbrica di Lugnano in Teverina che riapre dopo un anno e mezzo di stop a causa della pandemia da covid-19. Lo annuncia il vice sindaco Alessandro Dimiziani che parla di “nuovi appuntamenti culturali per ridare slancio al nostro teatro e per dare impulso alle iniziative nel territorio. Questa nuova sensazione di slancio e ripartenza – prosegue – deve anche comprendere non solo le attività economiche ma soprattutto le attività culturali che devono essere un punto fermo per il rilancio di questo territorio”.
Due gli appuntamenti. Sabato 6 novembre alle 17 la presentazione del libro di Mara Quadraccia, “Gigi Proietti sul palcoscenico dell’Umbria”, domenica alle 17 e 15 lo spettacolo di danza proposto dall’associazione Magazzini Artistici “Alma Tadema”, con Ricky Bonavita e la compagnia Excursus.
Il libro – Esattamente un anno fa, il 2 novembre 2020, nello stesso giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni, è morto Gigi Proietti. Emoziona il fatto che proprio in questi giorni, torni a vivere, almeno sulla carta, con un libro a lui dedicato che ricostruisce l’imprinting ricevuto nella terra natale dei suoi genitori, a Porchiano del Monte (Amelia) dove l’impatto dei luoghi dell’infanzia e della giovinezza hanno influito sulla sua formazione personale.
Lo spettacolo – Un nuovo lavoro a firma di Ricky Bonavita per la propria compagnia Excursus, un nuovo viaggio creativo che attraverso la danza tenta di restituire una riflessione sulle proprie radici culturali e sul tempo presente. Come punto di partenza di questo nuovo progetto, il coreografo ha scelto di lavorare su una propria stesura drammaturgica nella quale gli spunti suggeriti e racchiusi nello sguardo ottocentesco sull’antichità classica del pittore olandese Lourens Alma Tadema (1836 – 1912) che emergono da ritratti della vita pompeiana colta nella sua dimensione intima e allo stesso tempo fastosa e domestica, che si contrappongono ad altre sue opere che ritraggono con altrettanta cura del dettaglio la vita pubblica e politica della Roma antica, sono stati fonte d’ispirazione e punto di partenza per questa creazione.
Partendo dunque da un’ottocentesca narrazione per immagini, corredata di suggestioni derivanti dalle atmosfere del mondo pompeiano e romano dell’antichità, il coreografo indaga in maniera speculativa sul rapporto fra pubblico e privato, fra apparenza ed essenza, fra spazio interno ed esterno, sia sul piano scenografico che nel lavoro sui personaggi e le loro relazioni, una riflessione su quanto è enunciato e quanto inconsapevolmente sottinteso, per restituire la propria percezione di un tempo liquido, in trasformazione, che ha bisogno di definire i propri limiti, di scegliere i valori da trasmettere e di prendere coscienza dei propri punti di vista, un tempo che manca di relazioni basate sulla voglia di conoscere l’altro, di condivisione, fatto anche di momenti di ironia e di leggerezza.
Gli interpreti sono Valerio De Vita, Enrica Felici, Yari Molinari, Emiliano Perazzini, Claudia Pompili e Francesca Schipani. Una produzione Pin Doc, progetto artistico di Ricky Bonavita e Theodor Rawyler, musiche originali ed editing sonoro di Francesco Ziello, musiche di repertorio di Alphons Diepenbrock, disegno luci di Danila Blasi, costumi di Daniele Amenta e Yari Molinari, assistente alla coreografia Valerio De Vita.
Foto: TerniLife ©