Il varo dell’Agenzia per la Mobilità ed il trasferimento alla stessa del primo contratto del ferro fra Regione e Trenitalia di circa 9 milioni l’anno, con un risparmio immediato di circa il 10% dell’IVA pari a circa 900 mila euro l’anno, è ormai realtà”. Lo afferma l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Enrico Melasecche che parla di “risultato storico per l’Umbria. E’ la prima tappa importantissima di un percorso che vedrà nei prossimi mesi trasferire tutti gli altri contratti del ferro e della gomma – aggiunge l’assessore -, con un risparmio complessivo per le casse regionali di circa 9 milioni annui su un Fondo Nazionale Trasporti di circa 100 milioni. Le due delibere, che fanno seguito a quella del 6 luglio 2020, sono state approvate dalla Giunta regionale su proposta della presidente Tesei e del sottoscritto, al termine di una serie numerosa di atti e soprattutto di un’azione puntuale volta ad affrontare problemi enormi ed i rapporti complessi con il sistema bancario. E’ stato necessario certificare la precisa situazione debitoria di Umbria Mobilità, il relativo piano di rientro dal debito che interesserà i prossimi dieci anni, asseverato con lavoro certosino da parte di un professionista esterno, ed infine il processo molto complesso di approvazione da parte della decina di banche creditrici del piano stesso, oltre al debito nei confronti della Regione di cui si prevede il rientro da qui al 2032. La tenacia dimostrata dalla Giunta, che ha fra i principali programmi di legislatura la riorganizzazione complessiva e definitiva del settore, raccoglie oggi altri positivi risultati. Occorre conseguire un duplice obiettivo – prosegue Melasecche -: da un lato il risanamento di Umbria Mobilità, con la liquidazione del proprio patrimonio non funzionale e con sacrifici non lievi che sta facendo e che farà la Regione a carico del proprio bilancio. Dall’altro la riorganizzazione del sistema del trasporto pubblico cui stiamo puntando con la prossima gara per la gestione che riporti trasparenza, efficienza, economicità ma anche un miglioramento complessivo del servizio che assicuri un diritto costituzionalmente garantito. E’ molto interessante la rilevazione che ha effettuato la UIL nazionale dalla quale risulterebbe che il costo del servizio in Umbria, si citano Perugia e Terni, sarebbe tra i più alti in Italia.
Al di là delle verifiche che la nostra struttura tecnica sta facendo (e su cui sono necessarie delle puntualizzazioni), è evidente a tutti che la politica dei trasporti degli ultimi lustri ha prodotto danni non indifferenti, con aumento dei costi, culminati con la cessione all’esterno del ramo d’azienda della gomma, cui è seguita la chiusura della Ferrovia Centrale Umbra, la cessione poi della gestione di questa infrastruttura ad RFI”.
“Il tutto in contemporanea con la gestione particolarmente delicata di Umbria Mobilità che ha visto la Regione, con una quota del 27,78% farsi carico di ricondurre a correttezza ed efficienza quella società, di fatto la bed company del vecchio sistema dei trasporti, unitamente con gli altri soci, Comune e Provincia di Perugia, rispettivamente con il 21,855 e il 20,712%, il Comune di Spoleto con il 4,53% e la liquidata ATC, con il 18,123% che vede titolari pro quota il Comune e la Provincia di Terni oltre agli altri comuni di quella provincia, con frazionamento e relativa polverizzazione. Tutti i soci di Umbria Mobilità sono legati da patti parasociali in via di approvazione per esercitare il controllo analogo derivante dalla sua natura in house.
Il traguardo appena raggiunto – sottolinea l’assessore -, in meno di due anni dall’insediamento della attuale Giunta regionale, era tutt’altro che scontato. E’ quindi di grande soddisfazione per gli umbri. Non posso non ringraziare unitamente alla Presidente Tesei in modo sentito innanzitutto il Servizio Infrastrutture e Trasporti per aver guidato anche durante la pandemia un settore così complesso ed il personale degli altri servizi che hanno collaborato con noi in condizioni del tutto straordinarie. C’è stato un alternarsi di direttori, dirigenti e funzionari, con cui ho lavorato fianco a fianco, in condizioni di forte carenza di personale, superando momenti particolarmente difficili. Una struttura che è riuscita ad assecondare egregiamente il ricambio politico con quello indispensabile di mentalità volta al recupero dei ritardi, in assoluta efficienza, superando molto bene vicende giudiziarie che hanno lasciato fra i dipendenti solo ricordi non piacevoli mentre vi sono posizioni ancora da chiarire per alcuni amministratori ed alti dirigenti”.
“Prosegue comunque – dichiara l’assessore Melasecche – la necessaria ricostruzione dei fatti contabili degli ultimi dieci anni, la cui rendicontazione prosegue nei confronti del Ministero Infrastrutture e del MEF per liberare finanziamenti indispensabili e proseguire i cantieri che abbiamo riattivato sulla tratta Sant’Anna-Ponte San Giovanni e su quella in esercizio di Città di Castello-P.S.Giovanni, pronti a raccogliere le sfide con RFI e Trenitalia sempre pronte a recepire le nostre esigenze anche su tutte le altre linee che innervano l’Umbria verso il resto del Paese”.
“Rimangono aspetti ancora da approfondire anche rispetto alla realizzazione della metropolitana di superficie Cesi-Terni rimasta al palo rispetto alla gemella di Perugia e che dovrà quanto prima essere ridefinita nel progetto, nelle spese effettuate nel ventennio scorso, nei contenziosi, ma soprattutto nella funzionalità completa da recuperare quale “trasporto rapido di massa” da parte del Comune di Terni, come avvenuto con il progetto BRT di Perugia, avendo la Regione sostenuto entrambi con il massimo impegno a tutti i livelli ma con esiti diversi.
Voglio ringraziare in questa occasione anche Umbria Mobilità nelle persone degli amministratori che si sono succeduti e di tutti i dipendenti. Non posso non ringraziare Trenitalia per aver assecondato con intelligente duttilità le nostre richieste nei numerosi miglioramenti ottenuti nei collegamenti interni ed esterni all’Umbria, riducendone in modo significativo l’isolamento, ma anche RFI per l’enorme lavoro prodotto congiuntamente oltre alle tre società consortili che, guidate da Busitalia, hanno collaborato al meglio alle richieste, spesso in emergenza, che hanno caratterizzato questi due anni, con la pandemia che ha costretto a continui cambiamenti, con tutte le maestranze ed i sindacati con cui abbiamo avuto anche momenti di confronto forte ma costruttivo, ognuno nel proprio ruolo ma nel rispetto reciproco.
La sfida che con la nuova Agenzia oggi prosegue negli aspetti operativi – conclude l’assessore – dovrà riportare Umbria Mobilità, sempre sotto il controllo vigile della Regione che rimarrà titolare delle politiche dei trasporti, delle decisioni strategiche e della rappresentanza istituzionale, a riorganizzarsi per funzionare come non mai per affrontare e vincere anche l’ulteriore sfida della gara, mai fin qui realmente perseguita ed oggi in corso di predisposizione con l’advisor esterno. C’è ancora molto da fare, non mancano le difficoltà, ma la strada della modernità è tracciata positivamente”. L’assessore Melasecche infine ha annunciato che, appena possibile, sarà convocata una conferenza stampa, unitamente alla struttura della nuova Agenzia, per illustrare nei dettagli la chiusura di questa fase e l’inizio della nuova.
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