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Partito il cantiere per l’ex convento di San Pietro, Rossi: “Miniappartamenti al posto di un luogo di cultura”

“Chissà se ogni volta che passerò da qui avrò la stessa sensazione di impotenza e delusione che provo ora le battaglie si possono anche perdere. Rimane in me la consapevolezza di aver combattuto, fatto di tutto per promuovere il tema attraverso atti di indirizzo, interrogazioni, petizioni e decisi confronti con assessori e colleghi che con mia meraviglia sostengono l’intervento”.

Queste le parole del consigliere Michele Rossi di Terni Civica che ha combattuto affinché il convento del 1600 potesse diventare un museo anziché un complesso di miniappartamenti.

“Convinto portavoce di tanta indignazione tra i cittadini, su questo tema troppo spesso mi sono sentito politicamente solo ed incompreso nel palazzo. Rimane l’amaro di non essere riuscito ad evitare quello che considero un vero e proprio sfregio verso l’unica struttura monastica di origini medievali sopravvissuta alla furia dei bombardamenti del centro della città di Terni.

Una scelta che è vero appartiene al passato ed è fin troppo delineata ma non da rassegnarsi al fatto che tutto questo non si possa evitare. Questa ineluttabilità è il fallimento della politica.

Il Sindaco Ciaurro ne voleva fare il Museo Archeologico della città, progetto che non prevedeva particolari stravolgimenti e che soprattutto valorizzava il bellissimo chiostro finalmente fruibile al pubblico.

E invece assisteremo ad una violenza culturale, un intervento che stravolgerà l’identità di quel luogo, che porterà a trasformare un convento del 1600 in un condominio di miniappartamenti di edilizia popolare con affaccio diretto su di un chiostro medievale.

A livello di proprietà al comune rimane il piano terra che presto verrà ceduto, mettendo la pietra tombale su un intervento che doveva essere evitato”.

Foto: TerniLife ©

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