L’evento, organizzato dalla Società Dante Alighieri Terni nell’ambito dell’Angolo dell’Autore, ha visto un ampio pubblico di appassionati e lettori pronti a confrontarsi con le riflessioni di Federici. Il sociologo, nonché docente di Sociologia dei processi culturali all’Università degli Studi di Perugia, ha spiegato come la sua ricerca sulla parola e sul racconto sia un tentativo di offrire nuovi strumenti per comprendere e descrivere la nostra contemporaneità. “La Società Dante Alighieri è l’istituzione più prestigiosa per la tutela della lingua italiana. Oggi è necessario immaginare racconti che possano essere per lettori e scrittori un modo per trovare le parole pertinenti per descrivere la nostra contemporaneità”, ha affermato Federici.
Federici ha anche analizzato i cambiamenti che hanno caratterizzato la società negli ultimi decenni, sottolineando come, sebbene il mondo sembri sempre più camaleontico, esso continui a mantenere alcune caratteristiche immutabili. “Ad esempio il concetto novecentesco della massa che sembrava tramontare – ha spiegato l’autore – continua ad esistere come folla, come sciame, ad esempio lo sciame del digitale”.
Infine, Federici nei panni di docente ha voluto fornire due preziose raccomandazioni: “Diffidate di chi non ha dubbi, ma di chi ha solo certezze e diffidate di chi si prende troppo sul serio”.
L’incontro si è concluso con un sentito applauso, a testimonianza dell’interesse suscitato dalle riflessioni e dalle parole di Raffaele Federici, che con “Il tempo di un ballo” ha offerto un nuovo, stimolante punto di vista sul nostro tempo e sulle sfide che esso ci presenta.