Tornano le giornate dell”Aipai (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) a Lugnano in Teverina con il convegno “L’acqua e le sue storie” in programma sabato e domenica prossimi12 e 13 aprile. L’iniziativa è organizzata dal Comune con il patrocinio di Aipai e il convegno di studi, giunto alla quarta edizione, si propone di analizzare i diversi usi dell’acqua e in particolare quelli di tipo produttivo. Il convegno, secondo l’amministrazione, può, nel tempo, determinare, come nelle precedenti edizioni, una prima mappatura di beni artistici e architettonici preziosi del territorio che aumenterebbero la capacità attrattiva dei borghi valorizzando e mantenendo anche i preziosi paesaggi.
Anche quest’anno l’iniziativa è patrocinata dall’Associazione I Borghi più Belli d’Italia ed ha esteso il bacino di interesse giungendo sino al comune di Narni, nell’ottica condivisa di collaborazione costruttiva tesa ad ampliare il panorama degli studi, della ricerca attivando iniziative congiunte per la conservazione e valorizzazione del prezioso e diffuso patrimonio artistico e culturale talvolta definito “minore” ma che, al contrario, costituisce il tessuto connettivo assai variegato della penisola.
Nella prima parte del convegno, attraverso questioni generali o casi di studio rilevanti, si intende affrontare il tema dell’acqua come grande ricchezza da ripristinare nei tessuti agricoli valorizzando gli aspetti di tutela, raccolta e contenimento per le mutate condizioni climatiche. La storia dell’acqua con le bonifiche già in età medievale e moderna, il suo governo e gestione in età moderna e contemporanea attraverso enti e strutture pubbliche, i grandi acquedotti, l’acqua come elemento salutistico, per chiudere con il suo impiego a fini energetici. Nella seconda parte si approfondiranno alcune tematiche ed esperienze umbre, con particolare riferimento al comprensorio amerino-narnese.
Interverranno esperti del Ministero della Cultura, docenti dell’Università di Perugia, di Roma e di Venezia, membri dell’Aipai, ricercatori del Cnr, restauratori ed amministratori locali. La tavola rotonda chiuderà i lavori con la presentazione della “scuola Fabrica” che si propone di organizzare master per laureati di settore, dibattere i temi nella complessità giuridica e pratica degli appalti pubblici e organizzare corsi di formazione per ricreare quella speciale categoria intermedia tra il restauratore e l’operaio che tanto incideva nelle antiche fabbriche.
In occasione del Convegno saranno disponibili le copie del volume “Lugnano comunità operosa: dai mulini alla fabbrica di lampadine – Atti dei convegni di studio” (Lugnano in Teverina, 24-25 luglio 2021, 12-13 novembre 2022) a cura di R. Covino e M. Docci, collana “Quaderni di Aipai”. La giornata gratuita di studi dà diritto ad 8 crediti formativi per architetti e ingegneri nazionali.