Il prestigioso Premio Oro Verde dell’Umbria ha celebrato questa mattina i suoi vincitori in una cerimonia che ha riunito istituzioni e tutta la filiera olivicola umbra. L’evento ha confermato il valore strategico dell’olio extravergine umbro per l’economia e il turismo. Premiati i migliori oli e aziende che rappresenteranno la regione al concorso nazionale Ercole Olivario. Cresce l’interesse dei turisti per l’olio: il 13,9% visita frantoi e percorsi dedicati. L’Umbria punta su qualità, sostenibilità e innovazione per consolidare il settore e affrontare le sfide future.
A seguire link del video con interviste e immagini d’ambiente
A Perugia, nella Centro Congressi della Camera di Commercio dell’Umbria, si è svolta la cerimonia di premiazione della XXVI edizione del prestigioso Premio Regionale “Oro Verde dell’Umbria”, organizzato dall’Ente Camerale e da Promocamera, Azienda speciale della Camera di Commercio dell’Umbria e che valorizza le migliori produzioni di olio extravergine della regione, selezionando le aziende che rappresenteranno l’Umbria al concorso nazionale Ercole Olivario.
L’incontro, molto affollato, ha visto la partecipazione di istituzioni e di tutta la filiera dell’olio: produttori, operatori del settore, ed esperti confermando il ruolo centrale dell’olio d’oliva nel tessuto economico e culturale dell’Umbria.
A coordinare gli interventi Federico Sisti, Segretario Generale dell’Ente camerale umbro, che in ogni passaggio della cerimonia ha tenuto stretto il “fil rouge” dell’evento, rendendo l’evento armonioso e consequenziale.
Ad aprire l’evento è stato Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria, che ha sottolineato “come il Premio ‘Oro Verde dell’Umbria’ rappresenti un pilastro per la valorizzazione dell’olio extravergine umbro, un’eccellenza che incarna storia, qualità e tradizione. Mencaroni, evidenziando come il premio apra le porte del Concorso nazionale “Ercole Olivario”, ormai un vero cult per l’olivicoltura italiana di qualità, ha affermato che “il settore olivicolo è un asset strategico per l’economia regionale e dobbiamo continuare a sostenerlo con iniziative come questa”.
L’assessore comunale di Perugia all’Ambiente, le aree verdi e le politiche del cibo, David Grohmann, ha detto che “l’olio umbro è sinonimo di autenticità e qualità. È nostro compito promuoverlo e difenderlo, affinché continui a essere un simbolo del nostro territorio nel mondo”. Grohmann ha poi reso noto che sta lavorando a un progetto per la creazione di un’azienda agricola olivicola con i terreni del Comune di Perugia, dove insiste un numero molto grande di olivi, sulla stregua di quello che ha già fatto il Comune di Roma.
il presidente del consorzio DOP Umbria, Pietro Morbidoni, ha presentato un video-racconto dedicato al mondo dell’olio umbro, incitando i produttori a migliorare continuamente la qualità. “L’olio umbro – ha detto – rappresenta l’1% del totale italiano, ma in termini di rinomanza e fama conta ben più dell’1% proprio perché mantiene alta la sua qualità e su questa strada occorre continuare e anzi accelerare ancora di più”.
L’edizione 2025 del Premio ha assegnato numerosi riconoscimenti a produttori che si sono distinti per qualità, innovazione e sostenibilità.
Premio Slow Food
Assegnato alla Azienda Decimi, per il suo impegno nella cura di oliveti secolari e per la produzione di un olio extravergine Presidio Slow Food da varietà secolari ancora ignote.
Premio Goccia d’Ercole – Selezione Umbria
Il riconoscimento è stato assegnato a tre produttori:
- Terzo classificato Assegnato all’olio extravergine MonteMelino dell’Azienda Agricola Montemelino.
- Secondo classificato assegnato all’olio extravergine Moraiolo dell’Azienda Agricola Locci .
- Primo classificato assegnato all’olio DOP Umbria Colli Martani del Frantoio Filippi.
Menzione di merito Impresa donna
L’azienda femminile che ha ottenuto con il proprio olio il punteggio più alto è l’olio Decimi DOP Umbria Colli Martani dell’Azienda Agricola Decimi di Bettona.
Menzione di merito Giovane imprenditore
L’Azienda giovane che ha ottenuto il punteggio più alto con il proprio olio è l’olio prodotto dalla Società Agricola Stoica.
Premio Qualità ed Immagine in ricordo del prof. Montedoro
- Vincitore: Società Agricola Stoica
- Premio speciale della giuria per il miglior design di etichetta assegnato a Frantoio Loreti di Rodolfo Loreti per l’olio “Sesto”.
Menzione speciale Olio Monocultivar
- Il riconoscimento è andato a “Il Notturno di San Francesco DOP Umbria Colli Assisi Spoleto” dell’Azienda Agraria Ciarletti Simona.
Menzione speciale Olio da Agricoltura Biologica
- Vincitore: CM – Centumbrie Centoleum dell’Azienda CM srl.
Vincitori per categoria di olio extravergine
Olio extravergine:
- 1° classificato: Olio Extra Vergine di Oliva Italiano Biologico del Frantoio di Spello UCCD
- 2° classificato: Moraiolo Monocultivar dell’Azienda Agraria Bacci Noemio
- 3° classificato: Viola Costa del Riparo dell’Azienda Agraria Viola Srl
Olio DOP Umbria:
- 1° classificato: Riserva DOP Umbria Colli Assisi Spoleto dell’Azienda Agraria Marfuga
- 2° classificato: Batta DOP Umbria Colli del Trasimeno del Frantoio Giovanni Batta
- 3° classificato: Colleruita – Olio DOP Umbria Colli Assisi Spoleto
Le aziende che prenderanno parte alle selezioni finale della 33esima edizione del Concorso Nazionale Ercole Olivario sono:
Per la categoria DOP
Azienda Agraria Marfuga
Frantoio Giovanni Batta
Azienda Agraria Viola srl
Frantoio di Spello uccd
CM srl
Azienda Agricola Decimi
Azienda Agraria Bacci Noemio
Frantoio Ranchino
Azienda Agraria Ciarletti Simona
Frantoio Gaudenzi
Per la Categoria EXTRA
Frantoio di Spello uccd
Azienda Agraria Bacci Noemio
Azienda Agraria Viola srl
CM srl
La Fonte Azienda Agricola
Azienda Agraria Marfuga
Società Agricola Moretti Omero ss
Il valore dell’olio umbro nell’economia e nel turismo
L’olio extravergine d’oliva umbro non è solo un prodotto di qualità, ma anche un elemento chiave per lo sviluppo turistico ed economico della regione. Secondo uno studio condotto da Isnart (società nata dal Sistema camerale per supportare il comparto turistico italiano) e che è stato presentato durante la cerimonia di questa mattina, il turismo enogastronomico è in forte crescita e l’olio ha un ruolo di primo piano.
L’indagine, condotta su 1.000 turisti e 500 imprese locali, ha rivelato dati significativi:
- Il 13,9% dei turisti ha visitato frantoi, cantine e strade dell’olio.
- Più di un turista su cinque ha scelto l’Umbria per la sua offerta enogastronomica.
- La spesa media per prodotti tipici è di 24,40 euro al giorno per turista.
- Il 69,4% dei visitatori acquista olio extravergine come ricordo del soggiorno.
Le esperienze legate alla degustazione e alla scoperta dei processi produttivi dell’olio sono sempre più richieste. Un numero crescente di agriturismi e frantoi offre visite guidate e degustazioni, arricchendo l’esperienza turistica e promuovendo il territorio attraverso le sue eccellenze gastronomiche.
Esperienze più richieste dai turisti in Umbria
Oltre alla qualità dell’olio extravergine, è fondamentale il contesto in cui questo prodotto viene scoperto e apprezzato. L’indagine Isnart mostra che sempre più turisti cercano esperienze immersive che li avvicinino al mondo dell’olio. Tra le attività più richieste:\n
- 8,8% dei visitatori acquista prodotti tipici direttamente nei luoghi di produzione o nei mercati locali. Questo dimostra che i turisti non vogliono solo assaggiare, ma anche portare con sé un pezzo dell’esperienza umbra.\n
- 6,1% partecipa a eventi enogastronomici, come fiere, sagre e degustazioni guidate. La possibilità di incontrare direttamente i produttori e conoscere le diverse sfumature dell’olio extravergine rende l’esperienza più autentica e coinvolgente.\n
- 13,9% visita frantoi e percorsi dell’olio, segno che c’è un crescente interesse per la scoperta della filiera produttiva. La visita ai frantoi è un’esperienza che permette di comprendere il lavoro artigianale dietro ogni bottiglia di olio di qualità.\n
- 8,9% prende parte a una o più fasi della produzione, come la raccolta delle olive o la molitura. Questa esperienza diretta è particolarmente apprezzata dai turisti che vogliono vivere in prima persona la tradizione olivicola umbra.\n
Le strutture ricettive e il turismo dell’olio
L’enogastronomia è uno degli asset principali del turismo in Umbria, eppure, secondo i dati Isnart, molte strutture ricettive non sfruttano ancora appieno il potenziale legato all’olio extravergine.
- Il 31,6% delle strutture ricettive umbre ospita regolarmente turisti motivati dall’enogastronomia. Questo dato conferma che il territorio è già un punto di riferimento per chi cerca esperienze legate al buon cibo e ai prodotti tipici. Tuttavia, c’è ancora margine di crescita.\n
- Solo il 30,2% delle strutture offre la vendita diretta di prodotti del territorio o informazioni dettagliate su dove acquistarli. Questa percentuale evidenzia che molte realtà non hanno ancora implementato strategie efficaci per promuovere il prodotto olivicolo e renderlo un elemento centrale dell’esperienza di soggiorno.\n
- Il 24,4% delle strutture organizza degustazioni di prodotti tipici, sia all’interno delle proprie sedi che in collaborazione con aziende locali. Questo tipo di attività rappresenta un valore aggiunto per il turista e un’opportunità di business per gli operatori del settore.\n
- Nonostante la crescente domanda di esperienze legate all’olio, quasi la metà delle strutture ricettive umbre non offre servizi mirati in questo settore, dimostrando che esiste ancora un grande potenziale da sviluppare.\n
Il futuro del settore olivicolo umbro
Guardando al futuro, il comparto olivicolo umbro si trova di fronte a diverse sfide e opportunità. L’adozione di tecniche agricole sostenibili, la valorizzazione delle varietà autoctone e l’uso di tecnologie innovative nella produzione rappresentano alcune delle strategie per mantenere alta la competitività del settore.
Inoltre, il crescente interesse per la qualità e la tracciabilità dei prodotti spinge i produttori a investire in certificazioni e nella promozione del marchio DOP Umbria. Eventi come il “Premio Oro Verde dell’Umbria” giocano un ruolo cruciale nel consolidare l’identità dell’olio umbro e nel favorirne la diffusione a livello nazionale e internazionale.
L’Umbria, con il suo olio di qualità e la forte specializzazione produttiva, si conferma dunque una destinazione d’eccellenza per il turismo esperienziale legato all’enogastronomia.
E adesso tutti gli sguardo sono rivolti al grande Concorso Nazionale “Ercole Olivario”, che s’avvicina a grandi passi.