La situazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santa Maria di Terni continua a peggiorare, raggiungendo livelli critici che mettono a dura prova sia il personale sanitario che i pazienti. Secondo un comunicato diffuso dalla FP CGIL di Terni, nella giornata di ieri si sono registrati ben 90 accessi, di cui 35 in attesa di ricovero. Il sovraffollamento degli spazi, la mancanza di privacy e i lunghi tempi di attesa stanno diventando una costante, con barelle posizionate in ogni angolo disponibile.
I cittadini che si rivolgono al Pronto Soccorso sono costretti a estenuanti attese prima di ricevere le cure necessarie. Anche dopo la presa in carico, spesso i pazienti restano bloccati nel reparto di emergenza per la carenza di posti letto nei reparti di degenza, aggravando ulteriormente la situazione.
Il personale sanitario, composto da medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici, è sottoposto a turni massacranti per cercare di garantire un’assistenza adeguata nonostante la grave carenza di personale e le difficoltà operative. La FP CGIL ha definito questa condizione “non più accettabile”, sottolineando la necessità di trovare soluzioni immediate per evitare il collasso definitivo della struttura.
Tra i problemi più gravi segnalati figurano la mancanza di assistenza territoriale, l’assenza di spazi idonei per accogliere i pazienti e la carenza cronica di personale e posti letto. Per questo, il sindacato ha richiesto la convocazione urgente di un tavolo di confronto con tutti i soggetti pubblici coinvolti, a partire dalla Regione Umbria, al fine di elaborare un crono-programma di interventi strutturali.
La segretaria generale della FP CGIL di Terni, Valentina Porfidi, ha inoltre ribadito che, in caso di mancata convocazione, il sindacato è pronto a mettere in atto tutte le azioni necessarie per tutelare i diritti di cittadini e lavoratori. La situazione del Pronto Soccorso di Terni richiede risposte immediate e interventi concreti per garantire un servizio sanita