Grande successo la tre giorni dedicata alla salvaguardia del patrimonio culturale. Dal 24 al 26 ottobre a Vallo di Nera si è svolto il IV Convegno Nazionale “La gestione del patrimonio culturale in situazione di emergenza”, organizzato dall’Associazione Virart Odv in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio dell’Umbria.
«Siamo molto soddisfatti per la manifestazione – commenta Cristiano Croci, presidente VirArt – Una sensazione che condividiamo anche con tutti coloro che hanno partecipato. Ciò che ha fatto la differenza è stata probabilmente l’esperienza che ci porta a lavorare direttamente sul campo, qui nel cuore della Valnerina. Per due giorni le strade del paese si sono popolate, le strutture ricettive hanno registrato il pieno e, nell’insieme, si è venuta a creare un’atmosfera magica. Questo è il nostro modo di dare un piccolo contributo a un territorio che è, purtroppo, ancora in sofferenza».
Nella prima giornata sala del convento di Santa Maria gremita per i relatori che si sono alternati. Tra gli altri, il soprintendente Abap Umbria Giuseppe Lacava, la soprintendente speciale per il Sisma 2016 Claudia Cenci, il comandante del Nucleo Tpc dei carabinieri di Roma. I temi sono stati incentrati sulla restituzione alle comunità dei beni mobili e immobili colpiti da catastrofi e sull’importanza di questa attività per la ricostruzione del tessuto sociale e la ripartenza dei territori stessi. Si sono susseguiti poi interventi di rappresentanti del Ministero della cultura e delle università di tutta Italia, ma anche da professionisti e società private.
Durante il secondo giorno ospite d’eccezione è stata Nelia Kukovalska, direttrice generale della National Conservation Area “St.Sophia of Kyiv” che, in un lungo e a tratti emozionante intervento, ha mostrato la situazione del patrimonio culturale nazionale della capitale ucraina sotto attacco dell’esercito russo. Oltre a una ricognizione sullo stato di salute dei monumenti e delle aree, sono state esposte anche le strategie messe in atto per la tutela degli stessi, come ad esempio i sistemi di protezione dalle vibrazioni delle onde d’urto provocate dalle esplosioni, o le attività di mappatura 3d e digitalizzazione per agevolare la ricostruzione.
La terza giornata è proseguita con la visita al cantiere di ricostruzione dell’Abbazia di S. Eutizio a Preci, alla quale hanno partecipato più di 200 persone fra relatori e semplici visitatori.
Il convegno non ha prodotto solo giornate di studi ma anche attività concrete e segni tangibili del suo passaggio a Vallo di Nera. Durante l’evento sono state fatte incursioni artistiche per il Borgo: gli artisti Graziano Marini, Diego Mattei e Alla Melnychuk hanno lasciato la propria firma dipingendo alcune cassette elettriche; inoltre, nelle sale del convento è stata predisposto un laboratorio provvisorio di restauro, dove il restauratore Fernando Carmisano è intervenuto su un altare mobile e un candeliere, opere lignee provenienti dalla adiacente chiesa di Santa Maria.
L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Vallo di Nera e grazie al contributo del Consorzio Bacino Imbrifero Montano “Nera e Velino” della Provincia di Perugia e di Apice Srl, Cesa conservazione beni culturali, Aethra Restauri, Lunghi Costruzioni, Tecnostrade Srl.