“La proroga dell’Auri sulla scadenza contrattuale del servizio in capo all’Ati2 per i rifiuti, se non ben gestita, rischia di far implodere il servizio. Vanno mantenuti investimenti e impegni”. Questo l’appello del segretario generale della Uil Trasporti Umbria, Stefano Cecchetti, in merito ai recenti provvedimenti emanati dall’Autorità umbra per rifiuti e idrico. Cecchetti, alla vigilia della campagna elettorale per le Regionali, traccia le priorità su rifiuti e tpl.
“Il nuovo piano dei rifiuti per la Regione Umbria – dice Cecchetti – prevede che venga assegnato tramite gara entro il 2027 il servizio di spazzamento, raccolta e smaltimento dei rifiuti a tre diversi soggetti: due per i rispettivi ATI, ancora da individuare, ed il terzo alla gestione del termovalorizzatore, slittato al 2029. Gli obiettivi contenuti dal Piano sono sicuramente condivisibili per una gestione corretta del ciclo dei rifiuti, compreso il Termovalorizzatore che ne chiude il ciclo, assicurando autonomia gestionale, lo stop al ‘turismo dei rifiuti’ dell’Umbria e la produzione di energia data dallo smaltimento. Servirà però attenzione sulle clausole sociali – dice Cecchetti – con la necessità di indicazione del Ccnl igiene ambiente, da applicare ai lavoratori, che altro non potrà essere se non il vigente siglato dalle organizzazioni sindacali confederali di categoria”. Cecchetti evidenzia alcuni aspetti negativi della “raccolta differenziata spinta, come il maggior inquinamento dovuto dai maggiori mezzi in circolo” e il rischio da scongiurare, per la maggior manodopera che sarebbe assunta, “dell’aggravamento delle condizioni di salute degli addetti”.
L’altra priorità della categoria è il Trasporto pubblico locale: “Il servizio umbro di Fpl e Mobilità alternativa deve calarsi all’interno di un contesto demografico, sociale e territoriale diverso rispetto alle impostazioni di 30 anni fa. La strategia vincente per un TPL di alta qualità dovrà essere soprattutto quella di convincere, con un rinnovato e puntuale sistema, il cittadino a lasciare in garage la propria auto, affidandosi sempre più al servizio pubblico. Serve garanzia di una mobilità a tutti i territori, tenuto conto della diversa morfologia umbra. La gara su quattro lotti presenta delle problematiche sull’impossibilitò di attingere alle sinergie che sono utilizzate nel territorio e che concorrono all’abbattimento dei costi di produzione. Serve dunque attenzione alla salvaguardia occupazionale esistente: la clausola sociale concordata dovrà essere presente nel bando di gara e siamo pronti a difenderla. Chi governerà la nostra regione dovrà lavorare per risolvere l’isolamento strutturale dell’Umbria che soffre di mancanza di viabilità stradali e ferroviarie che hanno inciso negativamente su insediamenti industriali importanti, nuovi ed preesistenti”.