Con una percentuale del 5,6 di popolazione studentesca che abbandona gli studi, contro una media nazionale è del 10,5 per cento”, l’Umbria, si colloca come la più virtuosa tra le Regioni italiane nel contrasto alla dispersione scolastica: lo comunica l’assessore all’Istruzione della Regione Umbria, Paola Agabiti, a commento dell’ultima elaborazione dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre su dati Eurostat e Istat.
“Siamo orgogliosi di questo risultato – ha detto Agabiti – che deriva dal lavoro di qualità ed impegno della Regione e di tutte le istituzioni scolastiche e formative coinvolte sul territorio. Un lavoro il nostro, volto al rafforzamento negli anni dell’offerta formativa specifica per la fascia più soggetta all’abbandono degli studi che nel 2019 contava il 9,3 per cento della popolazione dei giovani con l’obbligo di istruzione e formazione e nel 2022 il 7,3 per cento”.
“Il dato attuale fortemente positivo del 5,6 per cento è frutto – prosegue l’assessore – di un notevole incremento degli investimenti regionali attuato negli ultimi anni sulla filiera dell’istruzione e formazione professionale (IeFP) che, a partire dall’annualità 2022/2023, ha visto un utilizzo sempre più importante di fondi nazionali e comunitari passando dai 4.082.595,00 per l’anno formativo 2022/2023, ai 7.068.105,00 per l’anno formativo 2023/2024”.
Agabiti, ha quindi evidenziato che “l’aumento di risorse finalizzate ha prodotto una crescita di iscritti ai vari corsi di formazione che sono passati da circa 150 nel 2021, a 227 iscritti al primo anno IeFP nell’anno formativo 2022/2023 e a 441 iscritti (369 al primo anno IeFP e 72 al quarto anno IeFP) nell’anno formativo 2023/2024”.
Ma l’Assessorato all’Istruzione complessivamente nei 3 anni scolastici che vanno dal 2020 al 2023 ha anche sostenuto le famiglie attraverso l’erogazione di borse di studio per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado: complessivamente nei tre anni sono state erogate 23.898 borse di studio per 10 milioni 224.800. euro.
Per l’anno 2023/24 sono in ancora in corso le istruttorie per n. 10.675 borse di studio che cubano complessivamente 4 milioni 270.000 euro.
“Siamo sempre più convinti che investire sullo studio e sulle conoscenze professionali renda cittadini liberi e aperti al cambiamento e alla crescita, nonché professionisti competenti e competitivi nel mondo del lavoro. I nostri giovani hanno il diritto di poter scegliere il loro futuro e il percorso di studi in un ventaglio di opportunità senza sentire l’obbligo di dover percorrere solo una via pur sapendo che non arriveranno alla fine”.