L’allarme al numero di emergenza è stato dato da un residente di Vico Sant’Agape che, il 16 aprile, quasi a mezzanotte, ha visto tre uomini che stavano spingendo uno scooter parcheggiato in strada.
Il testimone ha dato una descrizione dettagliata dei tre e dello scooter, dicendo che si stavano dirigendo verso il vicino supermercato; quando, pochi minuti dopo, è arrivata la Polizia di Stato li ha immediatamente individuati, notando che uno di loro stava armeggiando con un cacciavite sul blocchetto dell’accensione.
Alla richiesta di spiegazioni da parte degli operatori della Squadra Volante, il ragazzo del cacciavite ha riferito che il ciclomotore era di proprietà del compagno della madre e avendone dimenticato le chiavi, stava cercando metterlo in moto.
Gli agenti hanno proceduto all’identificazione dei tre, mentre chiedevano ulteriori dettagli, e a quel punto, uno di loro, risultato poi essere un 49enne originario delle Marche e residente a Terni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, si è scagliato con violenza contro gli agenti, cercando di darsi alla fuga.
E’ stato richiesto l’intervento di un’altra pattuglia e dato che l’uomo non riusciva a calmarsi, è stato utilizzato il TASER, mentre gli altri due (uno dei quali aveva anche cercato di contenerlo), sono saliti sull’auto della polizia e sono stato portati tutti e tre in questura.
Nel frattempo, è stato è contattato il proprietario dello scooter che ha constatato l’effrazione del blocchetto dell’accensione e la rottura del bauletto.
Gli altri due complici del 49enne sono risultati anche loro gravati da numerosissimi precedenti penali: un 39enne romano e senza fissa dimora e un 22enne originario della Repubblica Dominicana e residente a Terni.
Informato il Pubblico Ministero di turno, i tre sono stati arrestati in flagranza di reato per furto aggravato in concorso e il 49enne è stato anche denunciato per resistenza a pubblico ufficiale.
Nella direttissima della giornata successiva, il giudice del Tribunale di Terni ha convalidato l’arresto ed ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.