“Parrano è ora un borgo più sicuro”. Lo ha detto il Sindaco, Valentino Filippetti, durante l’inaugurazione ieri, 8 aprile, dei lavori di consolidamento della rupe alla presenza anche dell’assessore regionale Enrico Melasecche. Filippetti ha ricordato che il primo stralcio fu attuato dopo le forti piogge che nel 2012 provocarono una grossa frana sul versante est del paese. “Il Ministero dell’ambiente – ha detto il Sindaco – finanziò un progetto di consolidamento e di messa in sicurezza di tutto il versante sud del centro storico che da sempre era interessato da progressivi e gravi fenomeni di dissesto idrogeologico.
Persino l’inviato dello Stato Pontificio Adone Palmieri, forse per ammonire i posteri, così concluse spaventato il suo reportage su Parrano nel 1858: “Fuori di Porta rupe evvi a mezzo giorno una rupe da far paura”. In quell’occasione il Ministero stanziò 1.480.000 euro per il completamento della mitigazione del rischio idrogeologico e l’avvio delle opere di contenimento e regimazione delle acque. La tecnica utilizzata fu quella dei Prati Armati con un lavoro che durò due anni su oltre 20mila metri quadrati di superficie. “Quella dei Prati Armati – ha sottolineato Filippetti – è una tecnica anti erosiva considerata la più innovativa ed efficace. Sono poi state introdotte essenze fiorifere che non solo ravvivano l’ambiente – ha aggiunto il Sindaco – ma favoriscono anche il ritorno di api e farfalle e il reinserimento della natura in un mondo sempre più minacciato dalle azioni dell’uomo”.
I prati armati sono in grado anche di assorbire fino al 400 per cento in più di anidride carbonica realizzando quindi un ambiente a norma di regolamento UE il quale impone che i nuovi interventi anti erosivi e contro il dissesto idrogeologico consentano alla cittadinanza di avere ulteriori vantaggi. Tra gli obiettivi raggiunti, ha sempre sottolineato il Sindaco, anche quello della mitigazione ambientale in riferimento al protocollo di Kyoto e alla riduzione di CO2 con i risultati che adesso, grazie alle piantumazioni realizzate, verranno certificati. “Le specie fiorifere seminate, gradite alle api e agli altri insetti impollinatori – ha fatto notare sempre il primo cittadino – hanno anche la proprietà di essere delle specie azotofissatrici: sono infatti in grado di prendere l’azoto dall’atmosfera ed usarlo per dar da mangiare ai prati armati evitando il ricorso a concimi chimici che spesso danno problemi di inquinamento ed eutrofizzazione delle acque”.
Nel secondo stralcio si è poi realizzata l’impermeabilizzazione delle pavimentazioni del centro storico con lo scopo di limitare le infiltrazioni nel sottosuolo. Contemporaneamente è stato realizzato il rifacimento della rete fognaria e acquedottistica e la posa in opera di cavidotti per eliminare le linee aeree di luce, illuminazione pubblica e telefono. “Un grande lavoro – ha dichiarato Filippetti – realizzato nei tempi previsti, senza spese aggiuntive e con interventi ad opera d’arte.
Un grazie agli amministratori comunali e regionali, che nel 2012 capirono la gravità del problema e attivarono tutte le iniziative necessarie, ai progettisti che hanno trovato soluzioni efficaci e rispettose delle bellezze paesaggistiche del luogo, alle imprese e ai lavoratori che hanno fatto un intervento valido. Un grazie – ha concluso – anche al nostro ufficio tecnico e ai cittadini che hanno sopportato pazientemente gli inevitabili disagi”.