La Regione Umbria sottoscriverà un accordo di cooperazione istituzionale con il MASE, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, per la realizzazione di un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per l’individuazione dei rischi idrogeologici, previsto nell’ambito del PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Missione 2 Componente 4, Investimento 1.1).
È l’assessore Enrico Melasecche ad illustrare il contributo della Regione ai tavoli tecnici interistituzionali e i benefici che ne deriveranno per una migliore gestione delle attività e del monitoraggio del territorio.
“La Regione Umbria – spiega – ha proposto di inserire nel progetto per la realizzazione del sistema interventi relativi a due filoni di attività: il monitoraggio dell’instabilità idrogeologica e il monitoraggio degli incendi boschivi”.
Per quanto attiene il primo, “abbiamo richiesto – dice l’assessore – di potenziare la rete di monitoraggio delle frane in situ con l’aggiornamento di stazioni, sensori di monitoraggio e sistemi trasmissivi a Frane di Baschi, Cascata delle Marmore, Deruta, Fabro, Massa Martana, Spoleto. Per il secondo filone di attività – aggiunge -, abbiamo proposto di potenziare le risorse informatiche dedicate al monitoraggio e controllo degli incendi, ma soprattutto di potenziare la rete radio di emergenza composta da apparati veicolari, apparati trasportabili, stazioni radio base, stazioni portatili digitali, centrale operativa e così via. I siti interessati dal posizionamento delle nuove attrezzature sono quelli di Monte Coscerno, Monte Fringuello, Monte Martano, Monte Melezzole, Monte Acuto, Monte Pozzoni, Monte Peglia, località Pitocca, e la sede del Centro regionale di Protezione civile di Foligno”.
“Con la sottoscrizione dell’accordo – prosegue – ci impegniamo a dare il nostro contributo per la realizzazione del Sistema avanzato ed integrato di monitoraggio e previsione. Il MASE, a cui è stato assegnato un importo complessivo di 500 milioni di euro, provvederà fra l’altro all’acquisto delle dotazioni e strumentazioni. Una volta reso operativo il Sistema avanzato e Integrato di Monitoraggio e previsione, la Regione potrà essere coinvolta nella pianificazione e realizzazione di attività simulate, coordinate dal Ministero, volte a dare riscontro sulla sua effettiva funzionalità, testandone i modelli organizzativi e gli sviluppi, coinvolgendo anche gli altri enti ed amministrazioni, ognuno per i propri ambiti di competenza”.