“L’amministrazione di Terni ha deciso di spendere 40mila euro per l’acquisto di tre dipinti necessari – a suo dire – per impreziosire la collezione del Museo d’arte moderna e contemporanea, Aurelio De Felice. Una decisione che di per sé desta perplessità sia sul metodo che sul merito. Se da un lato, infatti, non risultano esserci perizie certificate sull’effettivo valore delle opere e quindi sulla congruità della spesa, dall’altro non possiamo che stigmatizzare la scelta di tale esborso a fronte delle innumerevoli emergenze formalmente evidenziate dalla Soprintendenza relative al patrimonio storico, artistico e architettonico locale. Basti pensare – tra tutte – alla messa in sicurezza dell’ex convento di Colle dell’Oro e alle condizioni in cui versano le mura perimetrali della città. Ma ancor più grave è l’avere scelto di collocare questa spesa all’interno di un intervento finanziato con i fondi del PNRR, violando gli impegni assunti nei confronti del Ministero. Una decisione che – laddove non concordata – potrebbe comportare addirittura la revoca del finanziamento.
Ho depositato un’interrogazione per portare questa situazione all’attenzione degli organi centrali competenti.
Spero davvero che non si tratti dell’ennesima mortificazione che Terni è costretta a subire a causa della propria amministrazione comunale dopo i comportamenti inqualificabili posti in essere dal suo primo cittadino”. Così in una nota la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli.