Si è tenuto martedì in Prefettura un tavolo di coordinamento presieduto dal Prefetto Giovanni Bruno, al quale hanno partecipato l’Assessore regionale alla salute e alle politiche sociali, dott. Luca Coletto, i Direttori dell’Azienda Ospedaliera “S. Maria” di Terni, dell’Azienda USL Umbria 2 e del Presidio ospedaliero “S. Maria della Stella di Orvieto”, nonché i vertici provinciali delle Forze di Polizia.
L’incontro è scaturito dalla necessità di garantire la sicurezza dei medici e del personale sanitario, in particolare di coloro che operano nei Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri della provincia di Terni, a fronte di episodi di aggressione e violenza verbale e fisica.
Nello specifico è emerso che nel 2023 sono stati registrati 13 episodi di violenza, fra l’altro solo verbale, presso l’Ospedale di Terni, a fronte di 23 registrati nell’anno precedente; 5 gli episodi segnalati presso il Presidio ospedaliero di Orvieto.
Nel corso della riunione è stato evidenziato il bisogno di far fronte a manifestazioni di aggressività caratterizzate da un peculiare tipo di rapporto, inevitabilmente interattivo, tra i sanitari e i soggetti di cui costoro si prendono cura, compresi i loro familiari che, non di rado, versano in condizioni di vulnerabilità, frustrazione o perdita di controllo.
A tal proposito l’Assessore Coletto ha chiesto l’intensificazione dei controlli da parte delle Forze dell’ordine nelle adiacenze dei presidi ospedalieri, proponendo la sottoscrizione di specifici protocolli, nelle due province della Regione, al fine di coordinare gli interventi opportuni in caso del verificarsi di azioni violente.
Il Questore di Terni ha comunicato che già dall’anno scorso, per far fronte a manifestazioni di aggressività nei confronti dei sanitari da parte dei pazienti o dei loro familiari, è stato riaperto il presidio di Polizia presso l’Azienda ospedaliera di Terni che, ove possibile, sarà ulteriormente implementato. Come emerso dall’analisi dei dati, dall’apertura del presidio sono drasticamente diminuiti gli episodi violenti.
Di fondamentale importanza per rafforzare il meccanismo della prevenzione delle aggressioni è stata ritenuta la formazione del personale medico e infermieristico, tramite l’organizzazione di corsi di preparazione specifici, improntati al dialogo e al rapporto diretto con il paziente e con i suoi familiari.
A conclusione dell’incontro il prefetto Bruno ha espresso soddisfazione per il percorso intrapreso, affermando che “Grazie alle modalità operative di intervento discusso nell’odierno incontro è possibile individuare un modello organizzativo che potrà dare la necessaria risposta al gravissimo fenomeno. La sinergia e la collaborazione tra istituzioni si dimostra fondamentale per poter dare risposte efficaci e pratiche ai cittadini”.