“Non farò più da qui a 20 giorni il sindaco di Terni”. La frase con cui Stefano Bandecchi ha annunciato le sue dimissioni da sindaco di Terni è quantomeno equivoca. Un fatto senza precedenti, uno scherzo di Carnevale che rappresenta la peggiore umiliazione per la città, ben oltre le violenze verbali degli ultimi giorni. Ci troviamo di fronte all’ennesimo esperimento sociale finalizzato a vedere fino a quando i cittadini ternani sopporteranno questa presa in giro. E’ evidente che le dimissioni di Bandecchi sono strumentali. Servono solo per superare il conflitto di interessi sul progetto stadio-clinica e soprattutto per minacciare e richiamare all’ordine i suoi eletti e rappresentanti di giunta con lo scioglimento del consiglio comunale. Se Bandecchi arriva a tanto per farsi obbedire da una maggioranza composta da rappresentanti di un solo partito che senza di lui non prenderebbero nemmeno un voto vuol dire che è in grave difficoltà. Inaccettabile che le spaccature interne ad Alternativa Popolare possano gettare la città in una situazione di totale instabilità. L’ennesima azione di totale mancanza di rispetto verso la democrazia e le istituzioni che abbiamo visto in questi mesi in un quadro di devastazione della città.
Thomas De Luca consigliere regionale M5S Umbria
Emma Pavanelli deputata alla Camera M5S
Claudio Fiorelli consigliere comunale M5S Terni
*Luca Simonetti referente gruppo territoriale M5S Terni