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Lugnano in Teverina, la stagione teatrale si apre nel segno di Giuseppe Garibaldi

Sarà lo spettacolo “Garibaldi ero e”, di Matteo Corrado, ad aprire il prossimo 17 dicembre la stagione teatrale di Lugnano in Teverina. Lo rende noto l’amministrazione comunale illustrando il cartellone degli eventi in programma allo Spazio Fabbrica per il 2023-2024. La pièce di apertura è “un nuovo percorso creativo che attraverso il teatro, la danza e il canto cerca di presentare sulla scena una riflessione introspettiva dell’Eroe dei due mondi, un lavoro dove Giuseppe Garibaldi viene presentato nel suo intimo quasi gentile.

Il punto di partenza di questo lavoro artistico ha una stesura drammaturgica del pensiero del Generale, sconosciuto a molti. Nella scena emergerà la dimensione umana con il racconto personale che Garibaldi riscopre con i suoi due amici che lo hanno accompagnato nell’esilio idillico di Caprera. La narrazione ed il racconto mnemonico di alcuni episodi della storia, della vita di conquistatore sarà accompagnato da momenti semplici di goliardica complicità di vita con i suoi amici. Tutto si svolge a Caprera, isola adorata dal generale eroe, attorno ad una bottiglia di vino, il suo vino prodotto nella sua vigna, il tutto corredato da suggestioni derivanti dalle atmosfere dell’isola”.

Uno spettacolo teatrale originale dove verranno presentate tutte le arti sceniche. Scritto e diretto da Matteo Corrado, lo spettacolo ha come interpreti Mauro Antonelli, lo stesso Matteo Corrado e Alexander Gentili. Le musiche originali sono di Simone Alicata, le luci di Marco Giamminonni, l’assistente organizzativa è Ombretta Dezi, la produzione è di Matteo Corrado e dell’associazione culturale Orion. “Il comune di Lugnano in Teverina ha voluto inserire questo spettacolo nel cartellone della stagione teatrale anche perché la memoria storica del paese porta a conoscere dei riferimenti reali con il personaggio e le sue gesta”, spiega il vice Sindaco Alessandro Dimiziani.

“Due sono infatti i garibaldini lugnanesi che parteciparono attivamente nelle imprese dell’eroe dei due mondi – ricorda sempre Dimiziani – uno era Roberto e l’altro Florindo Dimiziani. Florindo a Custoza – specifica il vice Sindaco – si distinse per coraggio facendo addirittura dei prigionieri nemici e fregiandosi della medaglia d’argento al valore militare, mentre Roberto partecipò alla campagna dell’Agro romano fregiandosi della medaglia di bronzo. Un altro riferimento garibaldino – aggiunge ancora Dimiziani – lo abbiamo all’attuale Palazzo Brunoni dove ha vissuto la contessa Matilde Bernasconi, figlia del medico Bernardo Bernasconi che curò Giuseppe Garibaldi quando si trovava a Caprera. Bernasconi, medico originario di Petriolo, la cui figlia fu presa in sposa dal conte Giacomo Brunoni, appartenente ad una delle nobili famiglie di Lugnano, proprietaria in passato di un bellissimo palazzo all’ingresso del borgo”.

Secondo il vice Sindaco, dai documenti antichi ritrovati dagli attuali proprietari, la famiglia Di Benedetto, si è appreso che il dottor Bernasconi curò Garibaldi su richiesta dell’allora ministro Miceli membro del governo Cairoli. “La testimonianza di questa storia – prosegue Dimiziani – è documentata da una serie di lettere lasciate in eredità dai conti Brunoni agli attuali proprietari del palazzo, tra cui la lettera del Bernasconi che relaziona il ministro sulle condizioni di salute dell’eroe dei Due Mondi, affetto da vari problemi di salute, con descrizioni precise e aneddoti importanti. Un’ultima testimonianza garibaldina – conclude – la si può trovare nel palazzo Vannicelli in un affresco di una delle sale dove sono visibili soldati con la casacca rossa e il borgo di Lugnano”.

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