Commozione e gioia nei volti delle tantissime persone che ieri pomeriggio hanno affollato la sala videoconferenze della biblioteca, dove è stato presentato il libro autobiografico che racconta l’impegno civile di Antonio Bravi, scomparso quattro fa dopo aver dedicato la vita agli altri.
Il libro “Antonio Bravi tra legami e passioni. Un secolo di speranza” è stato pubblicato dal Cesvol Umbria con marchio editoriale Umbria Volontariato ed è stato curato da Bruno Minelli e Cristina Pinzaglia.
Racconta il suo impegno nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale e poi, al termine della carriera militare, quello in importanti incarichi civili, a partire dall’impegno portato avanti senza risparmio nel volontariato.
Antonio gettò le basi dell’organizzazione territoriale di quello che è diventato il Cesvol della provincia di Terni e fece nascere l’associazione di protezione civile Ferriera, ancora oggi uno dei fiori all’occhiello del volontariato umbro.
In sala la moglie di Antonio, Elisabetta Lalomia, familiari, amici e collaboratori di Bravi, che hanno ricordato la sua capacità di ascoltare e di essere a disposizione degli altri.
Chi era presente ha lanciato una raccolta firme per proporre al Comune di Terni di intitolare una via ad un uomo che tanto ha donato, in termini di impegno e passione, alla città.