«A Terni aumentano le situazioni di disagio con la fragilizzazione sistemica della comunità e la crescita delle richieste di aiuto non solo materiale, quanto di sostegno e vicinanza». È lo scenario evidenziato dal direttore della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia don Giuseppe Zen, che insieme al vescovo Francesco Soddu, ha incontrato i giornalisti all’avvio del mandato come nuovo direttore e in prossimità della settima Giornata mondiale dei Poveri che sarà celebrata domenica 19 novembre.
Il vescovo Soddu, facendo riferimento al messaggio di papa Francesco per la giornata dei poveri, ha sottolineato come «Tutti i cristiani debbano avere al centro dell’azione e della preghiera il fulcro di ciò che è proprio della chiesa: la carità. Sarebbe bello che seguendo l’invito di papa Francesco, si ospitasse qualcuno a pranzo in quel giorno».
«Il metodo della Caritas è essere animativa nella comunità – ha aggiunto il vescovo – non inventare servizi o risolvere problemi, quanto più essere vicini, presenti e prossimi a fianco alle persone. Non si può vivere delegando la carità, ma impegnarsi in prima persona. Le povertà aumentano in maniera vertiginosa. Usando la metafora dell’esondazione dei fiumi, oggi estremamente attuale, possiamo dire che, come un fiume in piena che spesso esonda e fa danni a tutto l’ambiente circostante, così la povertà è come un fiume in piena che esondando fa male a tutti. Ma poi esistono anche gli “angeli del fango” che si rendono disponibili, avvicinano le persone in difficoltà con un tatto particolare, è questo che deve avere la nostra azione caritativa».
Il vescovo ha ringraziato padre Stefano Tondelli per il lavoro svolto e ha ricordato anche le tante associazioni caritative e fraternità di famiglie religiose che hanno particolare attenzione alla persona e svolgono vari servizi che concorrono a sensibilizzare la comunità verso le problematiche delle persone bisognose.
È stato quindi presentato il nuovo direttore don Giuseppe Zen, 44 anni, da due anni ordinato sacerdote, e attualmente viceparroco di Santa Maria Regina a Terni.
«La testimonianza della carità nella comunità ecclesiale è l’azione principale in cui sarò impegnato – ha esordito don Giuseppe – in forma consona ai tempi. Oggi ci sono tanti bisogni diversi ed è richiesta maggiore creatività in vista dello sviluppo integrale dell’uomo. Non ci sono solo povertà materiali, ma tante povertà a tutti livelli, soprattutto legate alla solitudine delle persone, alla fragilità psicologica, alla salute e all’anzianità. I poveri sono persone con un volto e un’anima». Nel programma del nuovo direttore la sensibilizzazione e animazione delle comunità parrocchiali, già intrapreso con la visita ai centri di ascolto di alcune parrocchie cittadine
In occasione della giornata del Povero la Caritas diocesana distribuirà 350 pacchi di pannolini, forniti da Caritas italiana, attraverso le realtà caritative del territorio che si occupano di bambini e mamme.
I dati – A fronte di una crescente fragilità sociale e della conseguente crescita delle problematiche economiche, i dati della Caritas diocesana-San Martino, rilevati ad agosto 2023, evidenziano una povertà in aumento: al Centro di ascolto diocesano di via Vollusiano sono stati effettuati 500 colloqui da gennaio ad agosto, con un aumento del 20% delle richieste e una maggiore diversificazione delle problematiche, che per uno stesso nucleo familiare rispondono a più fattori: dalle bollette, affitti, alle spese economiche sanitarie e per i figli.
Alla Mensa San Valentino si è riscontrato un più 20% di presenze rispetto al 2022 con un notevole aumento di stranieri, che ricevono accoglienza e un pasto caldo nella struttura di via Ciaurro.
All’Emporio della solidarietà di via Vollusiano si registra il maggiore incremento tra i vari servizi offerti. In crescente aumento gli ingressi all’emporio da gennaio ad agosto, con una media di 150 famiglie al mese, con punte di 240 famiglie in alcuni mesi, che ricevono beni alimentari e prodotti per l’igiene, per un totale a fine agosto di 54.490 prodotti. Di queste famiglie l’86% sono stranieri.
Il centro antiviolenza gestito dall’impresa sociale San Martino rileva un aumento delle richieste di aiuto. Per consulenze, informazioni e ascolto sono stati effettuati 128 contatti telefonici e 106 prese in carico per consulenze psicologiche e legali. Alcune persone usufruiscono dell’accoglienza residenziale.
Per quanto riguarda i senza fissa dimora nel progetto “Prins” gestito dall’associazione San Martino sono state aiutate otto persone in prevalenza italiane con accoglienza in strutture e servizi alla persona.