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Festival e Rassegne cinematografiche, 120mila euro dal Ministero della Cultura a sei manifestazioni umbre

In Umbria sono state ben sei le manifestazioni, tra festival e rassegne, ad avere ottenuto il contributo ministeriale, per un totale di 120mila euro, perché ritenute di rilevanza nazionale e internazionale. Gli esiti dei bandi 2023 sono stati pubblicati oggi nel sito della Direzione generale Cinema ed audiovisivo del Ministero della Cultura.

Per la sezione “Rassegne cinematografiche e audiovisive” un contributo di 15mila euro è andato al Comune di Narni per “Narni, le vie del cinema – Rassegna del film restaurato”. Per quella dei “Festival cinematografici e audiovisivi” sono rientrati in graduatoria Istess per la 19esima edizione del “Terni Film Festival” per 30mila euro; Associazione Realmente per la nona edizione del “PerSo, Perugia Social Film” per 15mila euro; “Orvieto Cinema Fest” per 10mila euro; Associazione Umbria Film Festival Aps per la 27esima edizione di “Umbria Film Festival” di Umbertide per 15mila euro; Associazione culturale di promozione sociale Aurora Aps per il “Festival del Cinema Città di Spello ed i Borghi Umbri e Le Professioni del Cinema” per 35mila euro.

“Siamo molto contenti di questi contributi – ha dichiarato Alberto Pasquale, direttore di Umbria Film Commissiona dimostrazione che le manifestazioni che vengono organizzate in Umbria sono sempre più di qualità e meritevoli di essere sostenute anche a livello nazionale. Si tratta di un totale di 120mila euro assegnato a organizzazioni umbre. Come Umbria Film Commission già collaboriamo con alcune di loro e speriamo che anche le altre attività promozionali che animano il territorio ricevano ben presto la dovuta attenzione da parte del Ministero. Continueremo nel nostro lavoro di supporto a queste iniziative nella certezza che, solo se uniti, riusciremo ad aumentare la conoscenza del cinema e dell’audiovisivo incrementando anche la professionalità e la credibilità di tutti coloro che, in modo trasversale, gravitano intorno a questo segmento dell’industria culturale che, come è noto, produce notevoli ricadute anche a livello turistico e occupazionale”. 

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