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Ecco gli abbonamento agevolato per gli universitari: “La Regione lo ha voluto fortemente”

L’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Enrico Melasecche, interviene in merito alla richiesta di rinnovo degli abbonamenti a tariffa agevolata per i servizi di trasporto pubblico locale attivato in via sperimentale nello scorso anno accademico a favore degli studenti iscritti all’Università degli Studi e all’Università per Stranieri di Perugia.

“Occorre fare chiarezza in via definitiva – afferma – riguardo al provvedimento in qualche modo rivoluzionario che l’Umbria ha attivato per l’anno accademico 2022/2023 e che tutti vorremmo venga reso strutturale, quello degli abbonamenti per universitari, con l’obiettivo di far diventare la nostra regione un grande campus universitario per  fornire un servizio all’avanguardia grazie al quale attrarre anche studenti da tutta Italia”.

“L’esperimento in corso, dalla assoluta valenza trasportistica, unico in Italia, ha visto – ricorda – una stretta collaborazione fra Regione, Comune di Perugia relativamente all’uso del Minimetro, Università degli Studi e poi Università per gli Stranieri con i relativi gestori Busitalia e società Minimetrò. Il presupposto era chiarissimo: consentire agli studenti delle varie sedi, Perugia, Terni, Narni, Foligno, Assisi, di muoversi sul territorio regionale su tutti i mezzi facenti parte del TPL dell’Umbria, cioè autobus, FCU, Minimetrò e Funicolare di Orvieto, dotando quindi i nostri due Atenei di un ulteriore fattore attrattivo”.

“L’Assessorato ai Trasporti ha creduto molto fin dall’inizio in questo provvedimento – ribadisce – su cui ha investito ben 400.000 euro rivenienti da risparmi e dalla riduzione di sprechi; il Comune di Perugia si è impegnato per 190.000 euro circa per assicurare l’uso del Minimetrò e l’Università ha aderito con 150.000 euro. La premessa era che sottoscrivessero l’abbonamento almeno 20.000 studenti su circa 30.000 in modo tale da consentire agli Enti partecipanti di rimanere nel budget previsto in convenzione. Tale previsione era supportata da stime ampiamente ottimistiche, in base ad uno studio di marketing, svolto dall’Università con l’ausilio di alcune organizzazioni studentesche, che assicurava l’adesione del 94% circa degli iscritti. Questa misura ha ottenuto un grande successo dal punto di vista trasportistico per l’incremento evidente nell’utilizzo dei mezzi pubblici da parte degli studenti che oggi chiedono a gran voce il rinnovo per l’anno successivo con la strutturazione definitiva”.

“Il fatto però che abbiano aderito solo 12.600 studenti, nonostante gli appelli reiterati quanto accorati della Regione nel sollecitare nel corso di tutto l’anno i vari attori ad attivare la maggiore adesione possibile – sottolinea – comporta oggi la necessità di far fronte ad un maggior costo per la sola sperimentazione di circa 400.000 euro cui gli Enti partecipanti dovranno far fronte prioritariamente per poi procedere nella definizione dei passi successivi”.

Prosegue l’assessore Melasecche: “La Regione, perfettamente consapevole del delicatissimo meccanismo su cui si fonda la creazione di valore di questo provvedimento, che ne costituisce la originalità rispetto alla generalità dei tradizionali bandi i cui finanziamenti provengono dal governo centrale, ha da sempre sollecitato un accordo, anticipando i tempi rispetto all’apertura delle iscrizioni, in ragione della necessità di concretizzare il nuovo meccanismo di funzionamento”.

“Dopo un confronto con la Giunta regionale – continua – vari sono oggi gli scogli che occorre necessariamente superare:

 

1) la copertura del maggior costo per l’anno accademico che sta terminando di  400.000 euro,  derivante dalla minor adesione degli studenti rispetto alle previsioni, 12.600 anziché 20.000, in base alla convenzione stipulata un anno fa;

 

2) valutare la richiesta recentissima di Busitalia di incrementare il contributo da parte degli Enti partecipanti di ben 650.000 euro rispetto alla somma di 1.700.000 euro posta a base dell’accordo precedente, incremento decisamente rilevante di cui i tecnici stanno valutando la congruità;

 

3) verificare se esiste la possibilità di attivare un diverso meccanismo su cui fondare l’accordo strutturale per gli anni a venire, cioè quello di una sorta di silenzio-assenso degli studenti, per cui verrebbe assegnato a tutti l’abbonamento, salvo la manifestazione di volontà di coloro che non intendono aderire, in questo modo si raggiungerebbe una percentuale rilevante con una sostanziale riduzione del costo per gli Enti pubblici in proporzionale all’aumento della percentuale di adesioni;

 

4) la estensione che la Regione aveva auspicato di questo provvedimento per gli studenti parificati normativamente agli universitari iscritti alle Accademie ed ai Conservatori statali di musica di Perugia e Terni e ad altre istituzioni AFAM”.

“La Regione – dice l’assessore – ha da sempre sollecitato tutti i partecipanti da tempo ad approfondire i problemi, dal congegno amministrativo, alla copertura dei costi, pregressi e futuri, per cui oggi, ad iscrizioni iniziate, risulta urgentissimo accelerare decisioni responsabili. Per tutto ciò la Regione ha convocato un’altra riunione per affrontare con coraggio tutte le decisioni che servono pur di non far decadere una misura che ha conseguito dal punto di vista funzionale, ambientale e di attrattività  un successo notevole ed è sollecitata in questi giorni da centinaia di studenti e dalle loro famiglie”.

“Quanto alla richiesta da parte di alcune associazioni di studenti medi di identica misura nei loro confronti si ricorda – prosegue – che la Regione sarebbe ben felice di poter aderire, ma che le richieste da parte dei gestori sommano a cifre esorbitanti tali da non consentire assolutamente all’Ente di farvi fronte. Tuttavia, in tutti i casi il “bonus trasporti, pari a 60 euro,  ha fin qui consentito di coprire completamente il costo dell’abbonamento e potrebbe molto utilmente in futuro coprirlo nella totalità o solo in parte”.

“Le difficoltà sono rilevanti – conclude Melasecche – ma si formula l’auspicio che nell’incontro, già programmato per la prossima settimana, si possano trovare i meccanismi e le risorse indispensabili, proporzionate al ruolo svolto in merito da ciascun ente partecipante, per coprire completamente i costi residui dell’anno di sperimentazione e quelli degli anni a venire perché sarebbe un vero peccato che un provvedimento di tale originalità, efficacia, immagine ed attrattività possa venire a cessare”.

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