Il movimento turistico negli esercizi agrituristici umbri evidenzia un andamento in continua crescita. Cibi genuini, fattorie didattiche, ampi spazi all’aria aperta e, perché no, anche costi contenuti: l’agriturismo piace sempre di più. Tanti i fattori che hanno dato il via ad una forte spinta della vacanza in campagna in stile moderno, ovvero l’agriturismo, che quest’anno ha registrato un numero di presenze oltre le aspettative, come conferma Antonio Lattanzi, titolare dell’azienda Agrileisuretime di Spoleto e coordinatore del Gie Fattorie didattiche di Cia Umbria.
“L’incremento di presenze negli agriturismi è esponenziale: c’è da parte delle persone e delle famiglie l’esigenza di trascorrere sempre più tempo a contatto con l’ambiente e la natura, in cui anche le relazioni sociali si rafforzano e si integrano in questo contesto. Tutto ciò ci ha permesso di avere negli ultimi mesi un aumento inaspettato, caratterizzato dal protrarsi della durata media dei soggiorni e da fenomeni come la destagionalizzazione”
I visitatori italiani e stranieri scelgono la vacanza in agriturismo non solo per soggiornare nel verde, ma perché possono vivere delle esperienze: fare attività rurali, passeggiate, esperienze legate alla cucina locale, ai produttori agricoli e artigiani, al contatto con gli animali e all’ambiente circostante. O attività con i bambini, come le fattorie didattiche. Ecco perché Cia Agricoltori italiani dell’Umbria, sottolinea come sia fondamentale elevare la qualità degli operatori e dell’offerta affinché possano essere messi in rete tutte quelle attività attrattive che possano alzare il livello.
“Un punto vincente in tal senso è sicuramente il concetto di squadra, poiché il nostro è un comparto che non solo dà valore economico, ma anche sociale, grazie alla capacità di creare occupazione, spesso giovanile e femminile, oltre che sostenere le aree rurali anche dal punto di vista della vitalità culturale. Dobbiamo e possiamo lavorare ancora di più in sinergia tra gli operatori di tutta la filiera per trasferire ‘agricultura’, proprio nella consapevolezza delle peculiarità di questo settore”.