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Pubblicato oggi il Rapporto Statistico “Indicatori dell’economia ternana” realizzato dall’Osservatorio provinciale istituito in Prefettura ed al quale hanno partecipato Istat, ARPAL Umbria, Camera di Commercio dell’Umbria, I.N.P.S. e Ispettorato Territoriale del Lavoro Terni-Rieti, con il contributo informativo della Banca d’Italia.
La pubblicazione mette in relazione i dati statistici ufficiali forniti da diversi enti ed amministrazioni operanti sul territorio e si propone di fornire agli enti pubblici ed agli operatori economici una documentata chiave di lettura dell’andamento dell’economia ternana.
I principali indicatori presi in esame nella pubblicazione riguardano la vitalità delle imprese, il commercio con l’estero, le dinamiche occupazionali e creditizie, gli ammortizzatori sociali e il turismo.
La presente edizione del documento illustra la situazione al 31 dicembre 2022 ed evidenzia segnali di rallentamento dell’attività economica ternana a causa del protrarsi della guerra in Ucraina; l’aumento dei prezzi dell’energia e di altre materie prime continua, infatti, a produrre effetti sull’industria locale per la presenza diffusa di produzioni ad alta intensità energetica.
Nel quarto trimestre del 2022 si assiste ad una diminuzione del numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali che coinvolge soprattutto il settore dell’industria.
Per quanto riguarda il commercio con l’estero, crescono sia le importazioni che le esportazioni anche se con un ritmo inferiore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nel corso del 2022 gli occupati sono diminuiti mentre le persone in cerca di occupazione sono stabili, determinando una contrazione complessiva della partecipazione al mercato del lavoro e una sostanziale diminuzione degli inattivi. La diminuzione delle forze di lavoro riguarda solo la componente maschile, dovuta alla forte contrazione dei maschi in cerca di occupazione.
Nel secondo semestre 2022 diminuiscono gli interventi di cassa integrazione guadagni straordinaria e risulta nulla quella in deroga. Aumentano gli interventi ordinari.
La vivace dinamica espansiva che, nella prima parte dell’anno, ha caratterizzato l’andamento del credito al settore privato non finanziario perde slancio nell’ultimo trimestre, risentendo della flessione della domanda di imprese e famiglie.
Nel secondo semestre del 2022 gli arrivi e le presenze nelle strutture ricettive della provincia registrano un lieve aumento. Nel dettaglio, crescono gli arrivi dei clienti stranieri, mentre gli arrivi e le presenze degli italiani sono in diminuzione. Nel complesso dell’anno la domanda turistica è in crescita, grazie sempre alla componente straniera. Nel territorio orvietano l’andamento del flusso turistico in valore assoluto è più accentuato rispetto al resto della regione.
Il documento – che si propone anche come esempio di una significativa collaborazione interistituzionale che aggiunge valore alle singole statistiche di ciascun ente, inserendole in una cornice più organica e completa – sarà disponibile on line sui siti di tutti gli enti e le amministrazioni che partecipano all’Osservatorio.
