Stasera 4 maggio alle 21,15 al Teatro dei Giardini del Monastero il Calvi Festival prosegue con Daniele Parisi, protagonista di una esilarante commedia che narra di una coppia, che sta per dare alla luce un figlio e decide di partire alla ricerca di un luogo dove costruire un avvenire decente. Lungo il tragitto la coppia incontrerà i rappresentanti di una umanità alla deriva. Una Maga Indovina sfaticata che tradisce la sua antica funzione oracolare. Chi si indebita. Chi ruba. Chi vende per strada. Chi è rinchiuso nelle proprie manie ossessivo-compulsive. Chi vede nella contraddizione l’unica possibilità per essere coerente. Nel frattempo la fame aumenta. E ci si ascolta sempre meno. Grazie alle straordinarie doti vocali e alla creatività surreale dell’autore e interprete Daniele Parisi, saremo trascinati in un viaggio stralunato ricco di personaggi che si materializzano grazie a pochi semplici elementi. “Una drammaturgia musicale che si compone direttamente in scena”.
Domani Pino Strabioli – Domani, 5 agosto, ancora al Teatro dei Giardini “Sempre fiori e mai un fioraio!”, il personalissimo e prezioso omaggio al grande e mai dimenticato Paolo Paoli di e con Pino Strabioli alle 21,15. Una serata dedicata al pensiero libero, all’irriverenza, alla profonda leggerezza di un genio che ha attraversato il Novecento con la naturalezza, il coraggio, la sfrontatezza che lo hanno reso unico e irripetibile. Uno spettacolo di grande impatto emotivo e culturale nato dall’amore professionale che Strabioli ha sempre avuto nei confronti di Paolo Paoli. Il genio fiorentino che ha percorso i decenni di un’Italia in rapido mutamento che ha sempre saputo restituire in modo graffiante e ironico. Un rapporto tra i due che parte con il piede sbagliato: Strabioli fa recapitare in camerino di Poli dei tulipani; nulla di più “fastidioso” per l’attore, quei fiori gli ricordano l’unico, e infelice, amore olandese.
Una reazione che non impedì l’avvento di una relazione di grande amicizia e sincerità tra i due. Amicizia culminata nel 2013 quando Paolo Poli decise di cedere al corteggiamento artistico di Strabioli per raccontarsi in un libro all’ormai amico. Si vedranno in diversi incontri, sempre nello stesso ristorante e alla stessa ora. Ossia a mezzogiorno, quando generalmente gli attori dormono. Paolo si racconta quindi senza freni a Pino, anche e soprattutto attraverso gesti e osservazioni che sembrano divagare rispetto alla sua vita ma che in realtà parlano tantissimo di lui e del suo modo di pensare. Si tratta di un uomo che non ha mai fatto mistero della sua omosessualità, aiutato in questo senso anche da una madre moderna. Un uomo che ha vissuto in pieno il secondo conflitto mondiale, ma ancor di più la rinascita attraverso quella voglia di esprimersi liberamente, con una fantasia dedita a incuriosire e divertire il pubblico. Primo attore italiano a esibirsi en travesti, alternando il racconto di sé al maschile o al femminile senza distinzioni. Irriverente, godereccio, provocatore ma rispettoso!
Un Pino Strabioli ottimo nella messa in scena di questo “inedito” Poli. Regia accurata e capacità attoriali che gli permettono di reinterpretare se stesso e soprattutto Poli. Non lo fa ricorrendo ad escamotage macchiettistici, ma con la sola capacità di impersonare l’altro attraverso cambi di tonalità eccezionali. Lui, che ha imparato il mestiere proprio osservando Paolo Poli, mette tutta la sua anima e l’entusiasmo in questo straordinario percorso dai ritmi vorticosi e faticosissimi. Un’ora e venti di monologo, conservando gli scambi veloci e la disinvolta verve con cui il Maestro sapeva passare dall’apice della cultura all’argomento sessuale in pochi secondi. Poi si muove nello spazio scenico accennando dei balli e andando ben oltre il ruolo di divulgatore ed esperto teatrale.