La storia industriale e manifatturiera di Terni rappresenta un patrimonio fondamentale per l’economia dell’Umbria, un patrimonio collettivo che va tutelato.
Lo ricorda Confindustria Umbria sottolineando come Terni ricopra un ruolo importante per l’economia della regione, anche grazie alla concentrazione, accanto alle pmi, di molte multinazionali che hanno una relazione radicata in questo territorio, che rappresentano un valore straordinario legato agli ingenti investimenti programmati per i prossimi anni, alle competenze organizzative e produttive di cui sono portatrici e che dimostrano una grande attenzione alla sostenibilità e alla salvaguardia dei livelli occupazionali.
L’obiettivo è quello di coniugare la tradizione industriale della città con i temi che ruotano intorno alla sostenibilità. In questa direzione va il progetto Urban Re-generation che, coordinato da Confindustria Umbria, punta a fare dell’area di Terni e Narni il primo distretto industriale d’Italia della sostenibilità, dell’economia circolare e della rigenerazione urbana. L’iniziativa, avviata cinque anni fa, sta raccogliendo e mettendo a sistema le buone pratiche in termini di sostenibilità ambientale e sociale delle aziende associate e vede oggi l’impegno di oltre 40 imprese del territorio.
Su temi fondamentali e delicati sul piano sociale ed economico, Confindustria Umbria invita a un confronto che sia guidato da grande senso responsabilità e che tenga conto delle difficoltà dello scenario economico internazionale in cui operano le imprese, su cui pesano ancora gli strascichi della pandemia, gli alti costi delle materie prime e l’incognita dell’approvvigionamento energetico. Terni si trova, inoltre, ad attraversare una fase di transizione particolarmente delicata, tanto da essere ancora annoverata tra le aree di crisi complessa.