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Orvieto, prosegue iniziativa comitato obiettivo salute universale

La manifestazione di sabato 17 giugno ad Orvieto in difesa della sanità pubblica ha dimostrato la capacità di reazione delle cittadine, dei cittadini, sindacati, delle forze politiche, delle associazioni laiche e cattoliche e di quanti si oppongono allo smantellamento del diritto alla salute universalistico e pubblico. Orvieto, Spoleto, Terni, Perugia, Gubbio-Gualdo, Amelia, Città della Pieve, Castiglion del Lago, Foligno, in tutte queste città ci si è mobilitati contro lo smantellamento o ridimensionamento delle strutture sanitarie.

Il comitato orvietano “Obiettivo salute universale” è nato dall’incontro tra soggetti diversi e associazioni del territorio per costruire insieme e condividere  la piattaforma che ha portato alla mobilitazione di sabato 17 giugno, dove è sceso in piazza un numero significativo di persone, che hanno voluto manifestare le difficoltà, i disservizi, la situazione dell’ Ospedale di Orvieto, l’assenza di una reale medicina territoriale, le infinite liste d’attesa, i viaggi per tutta l’Umbria e verso le altre regioni per eseguire un esame diagnostico in tempi rapidi, le visite a pagamento presso i Centri Diagnostici Privati a causa dell’assenza di risposta della sanità pubblica orvietana.

La presenza in piazza di alcuni Sindaci ha ulteriormente rinforzato la volontà di non rassegnarsi al declino della sanità del nostro territorio, fino a poco tempo fa, punto di riferimento anche per l’alto Lazio e la bassa Toscana. Non possiamo però non rimarcare l’assenza del Comune di Orvieto.

Il comitato ha sottoposto la piattaforma ai Sindaci chiedendo di esprimersi in Consiglio Comunale riguardo i sette punti su cui si incentra la proposta: – Potenziamento dell’Ospedale di Orvieto, – Anche Orvieto sede di Distretto,- Liste di attesa brevi, con risposte sul territorio in strutture pubbliche, – Potenziamento dell’Assistenza Domiciliare, del Centro di Salute Mentale infanzia e adulti, potenziamento dei servizi per le donne e per l’infanzia, – Casa di Comunità: accessibile, funzionale e partecipata, – Potenziamento della Medicina territoriale e della prevenzione primaria e ambientale, – Programmazione di un piano di assunzioni per nuovo personale. Aperta anche la discussione sul Piano Sanitario Regionale, non ancora approvato dalla Giunta Regionale e che è assolutamente da ridiscutere in merito ad alcune indicazioni, come quella di ridurre il numero dei Distretti Socio Sanitari da 12 a 4.

Il comitato orvietano si farà promotore di iniziative in difesa della salute e della sanità pubblica e continuerà a incontrarsi in un confronto sempre aperto con tutti coloro che credono, come dice la nostra Costituzione, che la Salute sia un diritto fondamentale, che riguarda tutti al di là delle bandiere o degli orientamenti politici e che la situazione in cui siamo rischia di esasperare le disuguaglianze già drammaticamente presenti tra le persone colpendo i più fragili e mettendo a rischio il diritto alla salute di tutti.

 

 

 

Comitato territorio orvietano “Obiettivo salute universale”,

Aderiscono:

CGIL, CIA, Ass. Val di Paglia, Nova Civitas, PD, Ass. Il Ginepro, L’Albero di Antonia, PCI, Gli Amici di Charlie, Articolo 21.

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