Una riduzione di oltre 20 dipendenti per il Comune di Terni potrebbe comportare gravi problemi per il funzionamento dell’ente e in particolare potrebbe rallentare, o addirittura ostacolare, la realizzazione dei progetti del Pnrr. A lanciare l’allarme sono la Cgil e la Fp Cgil di Terni che evidenziano le criticità emerse a seguito della delibera di giunta, proposta dall’assessore al personale Lucio Nichinonni, con la quale si modifica il piano triennale del fabbisogno del personale 2023/2025. Tale modifica implica anche una conseguenza negativa sul piano delle assunzioni, in quanto il piano precedente prevedeva 23 nuovi ingressi a tempo indeterminato. Stando alla delibera di giunta la rimodulazione prevede un numero di dipendenti pari a 592 (ipotesi ponderata al 31 dicembre 2023) rispetto ai 614 del piano precedente.
“Il fatto che i Comuni soffrano una grave carenza di organico, compreso il comune di Terni, non è un problema di poco conto – scrivono in una nota Cgil e Fp – in quanto la carenza di personale, dovuta anche a pensionamenti, può generare ulteriori difficoltà che potrebbero non dare certezza alle tante attività che devono essere espletate nel rapporto con i cittadini e per la comunità tutta. Per questa ragione la Fp Cgil e la Cgil di Terni auspicano che, già a partire dall’incontro richiesto unitariamente nei giorni precedenti, con l’amministrazione comunale su questi temi, si affronti in modo deciso la criticità emersa, rivedendo la delibera e riprogrammando scelte politiche attraverso le quali potenziare gli organici, ridefinendo ruoli, funzioni e responsabilità con l’obiettivo di rendere efficiente ed efficace la “macchina comunale” al fine di garantire i servizi ai cittadini”.