Sono intervenuti alla cerimonia di proclamazione dei birrifici vincitori di “Cerevisia 2023”, nella Sala consiliare del Comune di Deruta, il Sindaco Michele Toniaccini; il Consigliere delegato Giacomo Latterini; Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e Presidente del BaNaB, Banco Nazionale d’Assaggio delle Birre; Andrea Bagnolini, Direttore Generale di AssoBirra; Paolo Fantozzi, Vicepresidente del BaNaB; Ombretta Marconi, Direttrice del CERB, Centro di Ricerca per l’eccellenza della Birra, dell’Università degli studi di Perugia; la dottoressa Angela Terenzi per la Regione Umbria.
Il “Premio Cerevisia”, Concorso di assoluto rilievo nazionale, è stato istituito dal BaNAB – Banco Nazionale di Assaggio delle Birre – comitato nato il 30 aprile del 2013 per volontà della Camera di Commercio di Perugia oggi Camera di Commercio dell’Umbria, della Regione Umbria, del CERB, Centro di Ricerca per l’ Eccellenza della Birra dell’Università degli Studi di Perugia, del Comune di Deruta e di AssoBirra, Associazione dei Birrai e dei Maltatori.
Senza dubbio i birrifici artigianali, che producono birre di qualità secondo metodi di lavorazione artigianale, rappresentano un’eccellenza nel mondo birrario nazionale.
Il Premio Cerevisia nasce quasi un decennio fa proprio per sostenere questo fenomeno, specie giovanile, affiancarlo nella sua crescita, assecondarlo nei percorsi di produzione ispirati alla qualità, in cui si fonde la tradizione brassicola italiana, con l’innovazione.
Alla fase finale del Premio quest’anno sono stati ammesse 147 birre, provenienti da diverse regioni italiane, che si sono contese varie tipologie di premi: dal premio Eccellenza (per la birra che fra tutte ha ottenuto il punteggio più alto) ai premi per le prima classificata per aree geografiche (Nord, Centro, Sud ed Isole), dai premi in base agli stili, al premio speciale per il design più accattivante.
I BIRRIFICI VINCITORI (L’ELENCO È NEL PDF ALLEGATO)
A livello di regioni quest’anno il podio spetta all’Umbria, con 6 birrifici premiati, seguita dalla Campania con 3, quindi Sardegna, Trentino Alto Adige, Marche, Piemonte e Sicilia con 2, con 1 birrificio premiato Lazio, Abruzzo, Basilicata, Liguria,Friuli Venezia Giulia, Puglia, Lombardia e Veneto.
Dopo la proclamazione di Deruta, la cerimonia di premiazione del Premio Cerevisia si terrà a Roma, presso la Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole, Sovranità Alimentare e Foreste, giovedì 22 giugno alle ore 11. Sarà il momento in cui si conosceranno e saranno consegnati i premi vinti da ciascun birrificio.
Un Premio di vera qualità
Il Premio Cerevisia si distingue dalle altre iniziative di settore per la sua valenza scientifica, che ne garantisce il percorso valutativo di selezione (valutazione merceologica delle birre condotta presso il CERB e consegna dei certificati di analisi alle aziende), per la competenza della Giuria Nazionale di degustazione, nonché, di rilievo, per la sua matrice di carattere istituzionale che garantisce trasparenza e linearità nei procedimenti. A salvaguardia del prestigio delle aziende, non viene reso noto al pubblico il nome dei partecipanti ma esclusivamente quello delle aziende vincitrici.
Il settore birrario, una ricchezza per l’Italia: i numeri
Dopo l’inevitabile flessione registrata nel biennio 2020-2021, segnali di ripresa per il settore sono avvenuti nel 2022 con un netto incremento di microbirrifici e brew pub con dati che a livello nazionale sfiorano le 900 imprese (dati estrapolati dall’Annual Report 2022 di AssoBirra), migliorando nettamente i numeri pre-covid.
In Umbria, come nelle altre regioni italiane, i micro birrifici stanno conoscendo una fase di consolidamento dopo la crescita di qualche anno fa: al 2022 risultano iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio dell’Umbria 35 birrifici, di cui 15 con specifica attività prevalente (secondarie: Beer Firm – assenza di impianto di produzione -, società agricole, cantine e simili).
Di rilievo la presenza del fenomeno giovanile: il Premio Cerevisia nasce prevalentemente per sostenere questo fenomeno, affiancarlo nella sua crescita, assecondarlo nei percorsi di produzione ispirati alla qualità, in cui si fondano la tradizione brassicola italiana, con l’innovazione. La birra è dunque una ricchezza per il tessuto economico italiano e per l’industria agroalimentare e pertanto va supportata e valorizzata affinché possa tornare a crescere.
Le dichiarazioni
Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e Presidente del BaNaB: “ll decennale del Premio Cerevisia non poteva avere numeri migliori: partecipazioni di birrifici da 17 regioni, 147 le birre ammesse alla fase finale, qualità in miglioramento di anno in anno, grande ripresa post-covid con il numero dei birrifici artigianali italiani che sfiora le 900 unità, di cui 35 in Umbria (di questi, 15 a produzione esclusiva di birra). Numeri impensabili solo 10 anni fa, quando in Italia i birrifici che producevano birra artigianale erano solo qualche decina. E poi un impatto crescente sulle coltivazioni, si pensi solo al fatto che, pur essendo ancora limitata, la coltivazione del luppolo è in crescita proprio per la produzione di birra e in alcune regioni, come l’Umbria, si sta generando un vera filiera del luppolo. Il perché del consolidamento del Premio Cerevisia è riassumibile in tre pensieri: chiara matrice istituzionale, che ne garantisce serietà, trasparenza e processi super partes; valenza scientifica, percorso valutativo di selezione mediante esame chimico fisico condotto dal Cerb; competenza di una giuria nazionale di degustazione. Di rilievo, inoltre, la presenza del fenomeno giovanile. Mi si lasci poi esprimere la soddisfazione, nel decennale del Premio Cerevisia, di vedere come l’Umbria questa volta conquisti il podio più alto con sei vincitori, a dimostrazione di una qualità cresciuta di anno in anno. Se pensiamo come l’Umbria era dieci anni in termini di birrifici artigianali, il risultato di questa edizione ha dell’incredibile”.
Sindaco di Deruta Michele Toniaccini e Consigliere delegato Giacomo Latterini: “Deruta torna a essere al centro di importanti eventi, a carattere nazionale, come il prestigioso Premio Cerevisia che valorizza una pluralità di eccellenze. Tante le etichette che hanno partecipato anche quest’anno all’evento, segno che la manifestazione è attrattiva, ha conquistato un appeal nazionale e che, soprattutto, restituisce i suoi frutti. In questa pluralità di etichette in gara c’è la narrazione di una storia, quella dell’ingegno di un produttore che si è messo in gioco per fare birra di qualità, di una terra in cui produrre birra di qualità, di un luogo che accompagna questa produzione e ne è parte integrante. Un’etichetta che, con i suoi colori, con le sue scritte racchiude il brand di una intera regione. Deruta accoglie tutti voi con rinnovato entusiasmo e con l’augurio che ogni birrificio possa continuare a tenere alto in nome del nostro Paese nel mondo e che Deruta possa accompagnare questo successo”.
Andrea Bagnoli, Direttore Generale di AssoBirra: “La ripresa post-Covid della produzione di birra è stata straordinaria e in questo contesto la produzione di birra artigianale rappresenta un eccellente movimento dal basso che coinvolge molto giovani e donne. Un elemento che va considerato per spiegare la continua innovazione che spinge il mercato brassicolo e che viene esaltato proprio dal Premio Cerevisia, che ormai rappresenta un punto di riferimento indifferibile per il settore”.
Ombretta Marconi, Direttrice del CERB, Centro di Ricerca per l’eccellenza della Birra, dell’Università degli studi di Perugia: “Anche quest’anno abbiamo partecipato con convinzione al Premio Cerevisia per quanto riguarda la valutazione merceologica e qualitativa. Un settore, quello della birra artigianale, doce c’è una notevole effervescenza e che sa esprimere grande qualità, come testimonia il livello del prodotto realizzati dai birrifici che sono stati premiati. Un settore che già ha una rilevanza per lo sviluppo non solo economico, ma anche sociale del territorio e che, ne sono certa, è destinato ad aumentare tale rilevanza anche in modo significativo”.
Paolo Fantozzi, Università degli Studi di Perugia, Vicepresidente del BaNaB: “Il Premio Cerevisia ha caratteristiche uniche in Italia. Si pensi che è l’unico Premio che, nell’ammissione delle birre partecipanti, considera anche elementi come la corrispondenza dell’etichettatura alla normativa e così via. Un Premio, quindi, in cui la qualità delle birre ammesse alla fase finale è garantita al 100% da ogni punto di vista”.
Angela Terenzi (Regione Umbria): “La Regione Umbria sostiene convintamente il Premio Cerevisia come leva di qualificazione del mondo della birra artigianale, il cui mercato è in crescita e che ha potenzialità di generare filiere, come in Umbria quella del luppolo. Un segmento importante che l’Assessore Roberto Morroni segue con grande attenzione, avendone colto le notevoli potenzialità”.