L’assessore alle politiche sociali del Comune di Narni, Silvia Tiberti, nell’ambito della Zona sociale 11, ha organizzato nei giorni scorsi, alla sala del Camino di Palazzo Eroli, la tavola rotonda dal titolo “Cosa conta per me: nuovi paradigmi e strumenti per ripensare l’aggregazione giovanile e coinvolgere i ragazzi nella vita delle comunità”. Di seguito la nota del Comune: “La tavola rotonda ha rappresentato un’importante occasione di confronto e dibattito sulle politiche giovanili, mirando a promuovere una sana aggregazione giovanile nel contesto della nostra comunità.
“La consapevolezza di fondo – dichiara l’assessora Silvia Tiberti – è che un ambiente di aggregazione sano e positivo per i giovani è fondamentale per il loro sviluppo sociale, emotivo e cognitivo. Per fare questo occorre esplorare nuovi paradigmi e strumenti che favoriscano l’aggregazione giovanile in un’ottica di crescita e inclusione”. Durante l’evento, sono stati presentati modelli realistici e possibili di aggregazione giovanile, basati su esperienze positive e buone pratiche. Dopo i saluti istituzionali della Tiberti, del direttore del Dipartimento Fissuf dell’Università degli Studi di Perugia, Massimiliano Marianelli, e del vice presidente dell’Azienda pubblica di servizi alla Persona Beata Lucia, Gianni Giombolini, si sono aperti i lavori, coordinati dalla prof.ssa Silvia Fornari, docente presso il Dipartimento Fissuf.
Sono state affrontate tematiche come l’utilizzo dei centri di aggregazione per contrastare la povertà educativa, le pratiche di abilitazione giovanile e l’importanza della partecipazione attiva dei giovani nella vita delle comunità locali. La Zona sociale 11 ritiene che una sana aggregazione giovanile sia fondamentale per il benessere individuale e collettivo. In un contesto di interconnessione digitale e cambiamenti sociali rapidi, è cruciale creare spazi fisici e virtuali in cui i giovani possano incontrarsi, condividere esperienze, sviluppare competenze sociali e valorizzare la diversità. La tavola rotonda ha identificato nuovi modelli di aggregazione che tengano conto delle esigenze e delle aspettative delle giovani generazioni, favorendo la loro partecipazione attiva e il loro coinvolgimento nella vita delle comunità.
La partecipazione alla tavola rotonda è stata aperta a tutta la comunità, le istituzioni scolastiche, i Comuni della Zona sociale e le cooperative del territorio ed hanno partecipato attivamente all’evento, contribuendo ai lavori della seconda sessione di attività dedicata alle esperienze territoriali. E’ stata data particolare attenzione alle esperienze e alle opinioni dei giovani presenti durante la tavola rotonda, al fine di creare un dialogo costruttivo e inclusivo che permetta di costruire insieme una comunità più resiliente, solidale e aperta alle opportunità”.