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Strada statale 685 “Tre Valli”: approvato il progetto definitivo del II e ultimo stralcio

“La Conferenza di Servizi decisoria ha approvato il progetto definitivo del II ed ultimo stralcio della “Tre Valli”, Firenzuola-Acquasparta, necessario per completare l’itinerario a due corsie da Spoleto ad Acquasparta. Un obiettivo che questa Giunta regionale persegue da tre anni con convinzione e determinazione al fine di realizzare un collegamento dal Tirreno all’Adriatico che produrrà nuovo sviluppo per le popolazioni di questa parte dell’Italia centrale”. Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Enrico Melasecche, esprimendo soddisfazione per l’ulteriore passo in avanti verso il completamento della strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”, opera strategica e di preminente interesse regionale e nazionale.

L’itinerario della strada delle “Tre Valli Umbre” tratto Acquasparta (E45) – Spoleto (SS3bis), regionalizzata nel 2001 e poi ritrasferita ad ANAS nel 2006, è stato a suo tempo inserito – ricorda l’Assessore, ripercorrendo le varie tappe – nell’elenco degli itinerari di “Legge Obiettivo”.

Nel 2003, periodo di competenza gestionale della Regione, è stato sviluppato il Progetto Preliminare dell’intero tratto Acquasparta – Spoleto di sviluppo circa 21 chilometri, approvato dal CIPE con delibera 146 del 2 dicembre 2005. L’intervento del II stralcio è stato inserito nell’ordinanza del Commissario Straordinario del Governo n.1 del 16 dicembre 2021 a valere sulla sub misura A4 “infrastrutture” della macro-misura A “Città e paesi sicuri, sostenibili e connessi” del progetto “interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016” del Fondo Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNNR 8 stralcio Sisma. Il progetto preliminare è stato approvato con la delibera CIPE 146/2005, ai sensi dell’allora vigente D.Lgs 189/2005, poi abrogato dal D.Lgs 163/2006.

“Sono circa venti anni che si è cominciato a lavorare a quest’opera – sottolinea l’assessore Melasecche – ma solo dall’insediamento della Giunta regionale guidata dalla presidente Tesei si è perseguito con decisione l’obiettivo di realizzare l’asse stradale che consente da Ovest l’accesso diretto al ‘cratere’ del sisma 2016 e contemporaneamente di collegare l’Adriatico con il Tirreno con una trasversale più a sud della Quadrilatero”.

“Anche in questo caso – afferma – è il caso di dire: finalmente! Siamo infatti riusciti a concludere per il I stralcio, fra Madonna di Baiano e Firenzuola, la progettazione definitiva con tutte le autorizzazioni necessarie, ottenendo il relativo finanziamento e l’integrazione relativa all’aumento prezzi. Il progetto è stato già calendarizzato per l’approvazione del CIPESS, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, dopo la quale si potrà procedere entro il corrente anno con la progettazione esecutiva e l’indizione della gara di appalto per circa 110 milioni di euro. Il 2024 vedrà quindi l’inizio dei lavori”.

Per quanto riguarda il II ed ultimo stralcio Firenzuola-Acquasparta “l’ostacolo oggi superato – spiega l’Assessore – è quello dell’approvazione del progetto definitivo in Conferenza di Servizi decisoria, conclusa con la ratifica dell’intesa Stato- Regione, alla presenza dei Comuni interessati e cioè Spoleto, Acquasparta e Massa Martana”.

“Si tratta, questo, di un importante traguardo per il quale questo Assessorato si è speso non poco – rileva Melasecche – ed a cui sta ulteriormente lavorando al fine di giungere all’ottenimento del finanziamento necessario per costruire la galleria di circa 7 chilometri che romperà definitivamente l’isolamento da un lato di Spoleto e della Valnerina verso Roma ed il porto di Civitavecchia, dall’altro di quell’area vasta al centro-sud dell’Umbria verso le Marche e l’Adriatico”.

L’assessore Melasecche rivolge “un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno condiviso e si sono fattivamente adoperati, unitamente alla Regione, per conseguire questo obiettivo particolarmente sfidante, dal Commissario alla Ricostruzione ed i suoi tecnici, all’ANAS, ai tecnici dell’Assessorato alle Infrastrutture e Trasporti, alla Soprintendenza chiamata in questo momento ad un lavoro improbo in cui sono decine e decine le grandi opere che stanno partendo, infine ma non ultimo – conclude – al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti chiamato, in questa fase di ulteriori difficoltà, a reperire le risorse indispensabili per concludere un’opera storica per l’Umbria e per il Paese”.

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