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Violenza contro le donne, due panchine rosse donate agli ospedali di Orvieto e Narni dagli Ordini delle Ostetriche e dei Farmacisti

Rappresentano il simbolo di una condanna ferma, di un rifiuto totale della violenza nei confronti delle donne,  di un posto occupato da una donna che non c’è più, portata via dalla violenza.

Due panchine rosse sono state donate agli ospedali di Orvieto e di Narni dell’Azienda Usl Umbria 2 dall’Ordine delle Ostetriche e dall’Ordine dei Farmacisti della provincia di Terni per sensibilizzare l’opinione pubblica sul drammatico fenomeno della violenza contro le donne e impegnare le istituzioni e tutte le componenti della società a tenere alta la guardia sulla prevenzione, sulla protezione delle vittime di violenza e dei familiari, sul contrasto e sulla repressione.

Le due panchine rosse saranno consegnate, alla presenza delle massime autorità civili, militari, religiose, il direttore dell’ospedale di Orvieto dott. Patrizio Angelozzi, i responsabili dei servizi e del personale dell’azienda sanitaria, di rappresentanti del mondo dell’associazionismo e del volontariato, domani mattina, sabato 27 maggio, alle ore 11.30, al presidio ospedaliero “Santa Maria della Stella” di Orvieto e, il prossimo sabato 10 giugno, alle ore 12, alla struttura ospedaliera di Narni.

Con questa preziosa donazione, carica di significato, i due ordini provinciali di Terni delle Ostetriche e dei Farmacisti, nel pieno rispetto dei propri codici deontologici e del ruolo sociale dei professionisti iscritti, impegnati in prima linea sul versante sanitario e della prevenzione, intendono affermare la necessità di un impegno forte, costante e quotidiano affinché questo triste fenomeno non sia sotto i riflettori soltanto in occasione della ricorrenza del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ma ogni giorno, in ogni momento della vita.

“I dati statistici di questi anni – ricordano la presidente dell’Ordine provinciale della Ostetriche dott.ssa Maria Antonietta Bianco e il presidente dell’Ordine provinciale dei Farmacisti dott. Andrea Carducci – sono sconcertanti e sono sotto gli occhi di tutti. 120 le donne uccise nel 2022, con una crescita tendenziale, nell’anno in corso, di episodi di violenza che colpiscono le donne in varie fasce d’età, per lo più in famiglia e nei luoghi di lavoro, donne in gravidanza ma anche anziani, bambini e figli che assistono alla violenza domestica e ci rimettono la vita, come nell’ultimo caso di cronaca di questi giorni”.

“Tenere alta l’attenzione e sensibilizzare l’opinione pubblica è importantissimo – proseguono i rappresentanti degli Ordini provinciali dei Farmacisti e delle Ostetriche – per diffondere una maggiore consapevolezza del problema e non avere paura o esitazioni nel denunciare episodi di violenza”.

La direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2, con il direttore generale dott. Massimo De Fino, rivolge un sentito ringraziamento ai promotori dell’iniziativa.

“Grazie ad un impegno diffuso e capillare di tutte le componenti sociali – afferma il manager sanitario – e ad iniziative importanti come quella organizzata dagli Ordini professionali delle Ostetriche e dei Farmacisti, nel corso degli anni sono stati compiuti passi in avanti significativi sul versante normativo ed organizzativo per prevenire e contrastare il triste fenomeno della violenza sulle donne. Attualmente abbiamo in prima linea vari professionisti per accogliere, accompagnare, assistere le  donne vittime di violenza: medici, farmacisti, ostetriche, infermieri presenti nei vari luoghi di lavoro, negli ambulatori, nei pronto soccorso generali e ostetrico-ginecologici, nei servizi di emergenza urgenza 118, nei consultori. Possiamo contare sul prezioso sostegno delle forze dell’ordine, dei volontari e del personale dei centri antiviolenza. Donne e uomini al lavoro giorno e notte con spirito di sacrificio, dedizione, competenza, grande empatia ed umanità e spesso anche loro vittime di violenza verbale e fisica. A questi professionisti va il nostro plauso e ringraziamento, insieme all’impegno per mettere in sicurezza il loro operato”.

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