buffetti
buffetti
cottorella
LUMINAE
Italia Life
tecno adsl

Parrano, domenica “Un tuffo nel medioevo” per promuovere il territorio e le sue bellezze secondo lo spirito di Cittaslow

Si tiene domenica prossima, 28 maggio, a Parrano l’iniziativa “Un tuffo nel medioevo”, una manifestazione organizzata dal Comune per promuovere il territorio e le sue bellezze secondo lo spirito di Cittaslow di cui Parrano è membro. La giornata ruoterà intorno al pranzo medievale dove verranno offerti piatti realizzati con prodotti coltivati sul territorio. Tenendo fede alle caratteristiche di Cittaslow, il Comune invita i visitatori ad arrivare a Parrano in treno. Per l’occasione, informa il sindaco Valentino Filippetti, da Roma verrà messa a disposizione una carrozza in andata alle 9,00 sul regionale R 4098 e al ritorno da Fabro scalo alle 17,10 con il regionale  R 4107, mettendo a disposizione anche navette da Fabro scalo a Parrano.

Oltre al pranzo, i turisti potranno trovare una serie di attrattive culturali a cominciare dalla Venere Verde, una piccola scultura di 25mila anni fa ritrovata alle Tane del Diavolo e custodita oggi nel palazzo che ospita il Comune. Altre bellezze da visitare, rende noto il sindaco, sono il museo del territorio con materiali e reperti del Pliocene e del Paleolitico superiore, dell’epoca etrusca e medioevale, il giardino pensile all’italiana della famiglia De Sanctis e un’esposizione di pittori che negli anni hanno dipinto Parrano nella sede della Società operaia. Si potrà inoltre visitare l’apiario di comunità nel parco mellifero realizzato sulle pendici della rupe, dove i cittadini possono durante l’anno imparare ad allevare e custodire le api.

“Un tuffo nel medioevo” è una delle iniziative studiate dall’amministrazione comunale per incentivare l’affluenza turistica, seguendo gli impegni assunti in occasione della partecipazione al bando della Regione Umbria su “Sviluppo e promozione di prodotti turistici per i territori dei Comuni dell’Orvietano” insieme a Ficulle (capofila), Fabro, Monteleone, Allerona, Castel Giorgio, Castel Viscardo e Baschi.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email