Compie un importante passo in avanti l’iter per dotare l’Umbria di un nuovo Piano regionale dei Trasporti che, con una visione di sistema, definirà obiettivi, strategie e linee di intervento per il potenziamento e la qualificazione della rete delle infrastrutture e dei trasporti per il prossimo decennio, cui la Regione darà corso proseguendo nell’impegno prioritario che ha contrassegnato fin dall’inizio questa legislatura volto a porre fine all’isolamento dell’Umbria e valorizzare la centralità che da sempre costituisce uno dei suoi caratteri distintivi.
L’Assessore alle Infrastrutture e Trasporti rende noto che ai fini dell’avvio della procedura di formazione, adozione e approvazione del nuovo Piano regionale dei Trasporti 2022-2032, la Giunta regionale ha approvato, su sua proposta, il “Documento Programmatico Preliminare del Piano Regionale dei Trasporti” e il relativo “Rapporto Preliminare Ambientale” ed ha attivato la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) che ne accompagnerà l’intero percorso, quale strumento di arricchimento dei contenuti e considerazioni ambientali.
La Regione, ricorda l’Assessore, ha avviato un anno fa l’iter per la predisposizione del nuovo Piano dei Trasporti, in anticipo rispetto alla scadenza della pianificazione vigente e con validità fino al 2024. Una pianificazione non più adeguata ai nuovi obiettivi di mobilità e di sviluppo sostenibile e con molti interventi rimasti inattuati e che verranno realizzati insieme ai nuovi per i quali sono stati già intercettati finanziamenti o avviata la progettazione, grazie a una costante e pressante interlocuzione e collaborazione con il Ministero dei Trasporti e le principali società di riferimento del settore, a cominciare da Anas, RFI e Trenitalia.
Il Piano Regionale dei Trasporti 2032 costituisce dunque il nuovo disegno strategico della politica e dell’azione regionale per il sistema della mobilità, che rinnova e rilancia il ruolo dell’assetto infrastrutturale e trasportistico a supporto dello sviluppo economico e sociale della regione. Con esso, la Regione Umbria adegua ai più recenti indirizzi dell’Unione Europea la propria azione di pianificazione strategica nei settori della mobilità delle persone e del trasporto e logistica delle merci, attraverso una visione che si fonda sull’integrazione di tutte le modalità di trasporto per assicurarne la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Il nuovo Piano rappresenta lo strumento di “Pianificazione completa al livello appropriato” previsto come condizione abilitante per l’accesso ai fondi comunitari e nazionali e ritaglia per l’Umbria un ruolo chiave nell’attuazione dello scenario delle infrastrutture e delle politiche e azioni strategiche per cogliere gli obiettivi ONU per lo sviluppo sostenibile e del Green Deal europeo, fra cui quello di una “Europa più connessa attraverso il rafforzamento della mobilità”.
Una impostazione, rileva l’Assessore, che in Umbria può contare sulla nuova stagione di programmazione che è stata avviata, improntata a rendere più efficiente e potenziare il sistema della mobilità regionale, rafforzata anche grazie agli investimenti resi possibili dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dal Piano Nazionale Complementare. Significative opportunità si sono aperte poi con la revisione della rete transeuropea dei trasporti TEN-T che vede la nostra regione collocarsi al centro di una nuova visione di rete internazionale, integrandola nel sistema delle reti EU e nazionali per il trasporto di passeggeri e merci.
L’impostazione del Piano è basata sull’interazione territorio-trasporti, considerata indispensabile per restituire la complessità derivante dai molteplici ruoli e vocazioni dei diversi ambiti territoriali alla quale lo scenario progettuale del Piano è chiamato ad offrire risposte convincenti e sostenibili in tema di mobilità.
Un ruolo chiave è affidato all’aeroporto internazionale dell’Umbria “San Francesco d’Assisi” e al suo inserimento, quale struttura rilevante a livello comunitario, nelle reti europee di trasporto. Altrettanto rilevante è il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi ferroviari, in cui è ricompreso il progetto di una stazione ferroviaria a servizio dell’aeroporto e la realizzazione della stazione “Medio Etruria” per migliorare il collegamento dei territori dell’Umbria e del Centro-Sud della Toscana con la linea ad Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) ferroviaria, la cui collocazione sarà definita al tavolo previsto dall’Accordo firmato nell’ottobre scorso fra il Ministero delle Infrastrutture, le Regioni Umbria e Toscana ed Rfi.
Centrale per quanto riguarda lo sviluppo dei servizi ferroviari offerti, è anche la ex Ferrovia Centrale Umbra, per la quale l’amministrazione regionale ha compiuto dal suo insediamento un grande sforzo per ammodernarla e inserirla tra le linee ferroviarie interconnesse con la rete nazionale, con importanti investimenti che garantiranno tra l’altro il ripristino dell’intera rete, da Terni a Sansepolcro, e l’eliminazione di tutti i rallentamenti.
Nel Piano sono definiti inoltre obiettivi e linee di intervento per lo sviluppo del sistema dei trasporti su gomma, della mobilità sostenibile e della mobilità turistica, la realizzazione e valorizzazione degli itinerari ciclistici sempre in un’ottica di connessioni con le reti nazionali ed europee.
Sul versante stradale, il PRT 2032 è chiamato a consolidare, e, dove possibile, anche migliorare, le previsioni di completamento della rete della viabilità extraurbana principale che riguardano in particolare il Nodo di Perugia, la E78, opere complementari del Quadrilatero stradale Umbria-Marche consistenti nella realizzazione del semisvincolo Val Menotre/Scopoli, il completamento dell’itinerario Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti, il potenziamento dello svincolo di connessione tra la SS 675 e l’autostrada A1 ad Orte.
Al potenziamento degli itinerari di interesse nazionale si aggiungono una serie di interventi di dimensione prevalentemente transregionale e regionale tra cui spiccano, nel primo caso, il completamento a una corsia per senso di marcia dell’itinerario della SS685 delle Tre Valli Umbre da Spoleto (Flaminia) ad Acquasparta (E45) e, nel secondo, l’adeguamento della Pian d’Assino, la viabilità di supporto al Nodo di Perugia, la Variante sud di Foligno; la riqualificazione e il potenziamento selettivo della SS3 Flaminia nel tratto compreso tra Spoleto e Terni e la Variante Sud-Ovest di Terni.