Prendiamo atto delle dichiarazioni del segretario regionale di Azione, Giacomo Leonelli, in merito alla posizione del cosiddetto ‘Campo stretto’, PD-SI-Azione, sulla mancata intesa con il M5S a Terni. Nel virgolettato riportato oggi dal Messaggero, infatti, viene addotta come motivazione l’inconciliabilità dei programmi sulla chiusura del ciclo dei rifiuti attraverso gli inceneritori. Teniamo a precisare che tale questione non è mai stata posta sul tavolo locale o regionale, dal quale ci saremmo immediatamente alzati se fosse stata anche soltanto esposta tale ipotesi. Lo dice Thomas De Luca (M5S).
Ipotesi che per l’ennesima volta si configura come una scelta calata dall’alto che passa sopra alla testa della comunità ternana. Sarebbe stato davvero bello se l’avv. Leonelli avesse indicato la posizione della coalizione guidata dal prof. Kenny da residente di Borgo Rivo o di Maratta, area con l’aria più irrespirabile della regione. Lo fa invece affetto dalla più comune sindrome Nimby: ‘Fate a Terni tutto quello che non voglio che sia fatto a casa mia’. Scelte politiche, in piena continuità con la destra, che individuano la Conca come luogo eletto per l’insediamento di mega-impianti per il trattamento di fanghi di fogna e di materiali putrescibili, che pianificano la città come camino unico e discarica della regione.
È imbarazzante definire “impossibile” l’alleanza con il M5S quando una coalizione già c’è ed Azione ne fa parte integrante in Regione. La coalizione di minoranza che ha sostenuto Vincenzo Bianconi presidente e che al momento ha anche un portavoce unitario, Fabio Paparelli. Dovrebbe ricordarlo bene l’avv. Leonelli in quanto era candidato proprio nel 2019 con un programma molto esplicito sul tema degli inceneritori: “No assoluto agli impianti di incenerimento e superamento di quelli già esistenti. Si ritiene non percorribile la strada degli inceneritori”. Cosa c’era di fraintendibile?
Non ho mai avuto il piacere di interloquire con l’avv. Leonelli, vista l’assenza volontaria di Azione dai tavoli di confronto regionali a cui, al contrario, il M5S ha sempre partecipato. Sono davvero incuriosito dal processo logico che segue quando afferma di essere indisponibile al confronto con chi è contrario all’invio delle armi in Ucraina salvo poi celebrare ovunque matrimoni con Sinistra Italiana.
Ciò che conta sono i fatti, ed i fatti ci dicono che a Terni, Corciano e Umbertide il centrosinistra ha scelto Azione come partner politico e che Leonelli ne sta dettando la linea politica decidendo per tutti, chiudendo addirittura la porta ad un accordo per le regionali e implicitamente sostenendo la destra nel ballottaggio con Claudio Fiorelli. Una linea che porta dritta a riconsegnare l’Umbria nelle mani della peggiore destra di sempre.