“Il post ironico di Lercio.it sul paragone tra la Perugia del Perugino e della sua splendida mostra e la città di Terni è sicuramente da classificare nella satira. Quella satira che spesso si basa sui luoghi comuni e taglia la realtà con l’accetta. Proprio per sfatare questi luoghi comuni, in particolare quello su Terni da considerare solo città industriale e quindi brutta, abbiamo lavorato in questi cinque anni in maniera concreta e per la prima volta in perfetta sintonia con la Regione Umbria, in particolare con l’assessorato al turismo”. Lo scrive in una sua nota il sindaco di Terni Leonardo Latini, in relazione alla questione del post promozionale della mostra del Perugino sponsorizzato dalla Galleria Nazionale dell’Umbria.
“Sono state decine, in questi anni, le iniziative di promozione che hanno riguardato Terni e il territorio ternano: ricordo solo il Capodanno Rai, i tanti spot promozionali sulla Cascata a livello nazionale e internazionale, le iniziative delle Terre dei Borghi Verdi e un’attenzione costante non solo al centro storico di Terni ma anche al suo intero territorio comunale, impreziosito da borghi che racchiudono tesori d’arte e che sono circondati da bellezze naturali. Un’attenzione culminata con il riconoscimento di Cesi come borgo umbro da premiare nell’ambito del Bando Borghi Linea A con un finanziamento da 20 milioni che lo farà diventare un modello a livello nazionale. Un’attenzione che si è concretizzata anche negli interventi per il lancio definitivo di Piediluco e del suo splendido lago come centro remiero di livello internazionale. Sono state insomma poste le basi per valorizzare la grande bellezza di Terni e del suo territorio, ignorata per tanti anni e che invece inizia a portare risultati concreti a livello di presenze turistiche che stanno registrando un record dopo l’altro”.
“Detto questo risulta dunque ben difficile capire come un’istituzione dello Stato, la Galleria Nazionale dell’Umbria, per promuovere una mostra bellissima e che dovrebbe far da traino all’intero territorio regionale, possa pensare di sponsorizzare post come quello di Lercio.it basati su banali luoghi comuni che tutti insieme dovremmo contribuire a sfatare. Mi sembra, da ternano e da umbro, uno scivolone incomprensibile e inaccettabile. Attendiamo perciò chiarimenti dal direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, riservandoci di segnalare la questione al Ministero della Cultura. In quanto alla sindrome di Stendhal e Terni invito gli autori del post e soprattutto i loro committenti a rileggersi quel che scriveva George Byron della Cascata delle Marmore, la Cascata di Terni: forse non farà ridere, ma fa riflettere”.
Foto: TerniLife ©