La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l’Assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, il Sindaco di Terni, Leonardo Latini, e il presidente AST Arvedi, il cavalier Giovanni Arvedi, hanno incontrato oggi a Palazzo Donini le rappresentanze sindacali. Appuntamento nel quale la Regione ha fatto il punto della situazione, anche attraverso una puntuale cronistoria, in merito all’Accordo di programma, tappa fondamentale per la concretizzazione del Piano industriale già varato dalla proprietà e che prevede un investimento complessivo di 1 miliardo di euro. La proprietà, raccogliendo l’invito dei sindacati, successivamente incontrerà, nella sede dell’Ast, le parti sociali per un confronto e per esporre il Piano stesso in maniera dettagliata.
Oggi è stata ribadita la grande attenzione della Regione ai temi ambientali e di innovazione. “L’Umbria – ha sottolineato in apertura di intervento la Presidente Tesei – punta molto sulla sostenibilità di cui è portabandiera e modello in Italia. Per questo, ritengo che lo sviluppo industriale di Ast e l’aspetto ambientale, da recuperare rispetto al passato, devono andare di pari passo. Ho chiesto all’azienda, trovando disponibilità in tal senso, uno sforzo di investimento ed attenzione”.
In merito alle fondamentali politiche energetiche, che vedono comunque una situazione generale in miglioramento, è stata sottolineata la necessità di una programmazione a lungo respiro in grado di non condizionare la futura produzione. Politiche, anche queste, che fanno parte dell’Accordo di programma di cui si è ripercorso l’iter fin qui intrapreso, che vede come tappe fondamentali fine luglio 2022 quando presso il Ministero per l’Ambiente e la Sostenibilità Energetica si è tenuto un incontro tra l’Azienda, il MASE, il Ministero per le Imprese e il made in Italy, Invitalia, Regione Umbria e Comune di Terni per discutere delle modalità di sostegno della proposta di investimento per un piano di riconversione e messa in sicurezza del sito e degli impianti Ast, con quantificati investimenti dell’azienda di circa 960 milioni di euro. In quella sede è stata confermata la necessità di tempi rapidi, strumenti adeguati e risorse certe in merito alle esigenze dell’azienda con particolare riferimento al Pnrr (idrogeno) e investimenti a finalità ambientali. A quell’incontro ne è succeduto un altro ad inizio ottobre 2022, ponendo temi tecnici, amministrativi e procedurali, molto precisi, e suggerendone anche soluzione. Il Ministero, successivamente è stato estremamente rassicurante sia sul procedimento, che sulla disponibilità di strumenti agevolativi.
Lo scorso 19 gennaio si è tenuta un’ulteriore riunione presso il Ministero dell’Ambiente, alla presenza di tutti i soggetti coinvolti per esaminare lo stato dell’arte rispetto all’avanzamento delle attività. Sono state così confermate le strette interlocuzioni in corso tra i Ministeri e l’azienda, rispetto alla strumentazione agevolativa da mettere in campo, ed è stato indicato come orizzonte temporale per la conclusione delle attività di competenza dei Ministeri, lato tecnico, la fine del mese di febbraio 2023.
Nel frattempo sta intervenendo il nuovo Temporary Framework Europeo, nato per rispondere alla crisi economica indotta dal conflitto in Ucraina, che potrebbe consentire maglie più ampie per le regole degli accordi di programma, e sulla base del quale sarà portato verso conclusione l’Accordo AST. Accordo che, con il conseguente avvio del Piano industriale, apporterà un notevole beneficio per AST e all’intero territorio regionale, con ricadute in termini economici anche per l’indotto, facendo delle Acciaierie ternane un punto di riferimento europeo.